La sanità in Sicilia terra di conquista per vent’anni. La Commissione regionale antimafia punta il dito contro chi si “agitava” alle spalle di Lucia Borsellino

La Commissione antimafia della Regione Sicilia punta il dito contro chi si "agitava" alle spalle dell'ex assessore Lucia Borsellino.

La sanità in Sicilia terra di conquista per vent’anni. La Commissione regionale antimafia punta il dito contro chi si “agitava” alle spalle di Lucia Borsellino

Attorno alla sanità siciliana, negli ultimi venti anni, si è mossa con “sguardo avido” una parte “non irrilevante dei ceti professionali, pubblici e privati”. La sanità è stata “un bottino di guerra, una terra di mezzo da conquistare, un’occasione per fabbricare vantaggi economici e rendite personali”.

A denunciarlo, nell’”Inchiesta sulla sanità Siciliana-Le interferenze della politica e gli aspetti corruttivi”, è stata Commissione regionale antimafia siciliana presieduta dal deputato regionale Claudio Fava (nella foto), con una relazione approvata all’unanimità. “Ad intercettare la molestia e l’avidità di certi comportamenti è intervenuta, quando ha saputo, quando ha voluto, la magistratura. Raramente la politica – si legge nel documento presentato all’Ars – poche le denunce, pochissimi gli interventi in autotutela. È il dato più significativo che ci consegnano questi undici mesi di lavoro: un peccato di ignavia, nel più benevolo dei casi”.

Ma più spesso, per la Commissione regionale antimafia siciliana, si è trattato di una somma di “interessati silenzi”, che hanno messo la sanità dell’isola nelle condizioni “di essere costantemente contesa, occupata, maltrattata”, aggiungendo che “chi ha avuto cuore e libertà per denunciare spesso ne ha pagato un prezzo alto in termini di carriera e di isolamento”.

Per il presidente Claudio Fava e per i commissari, infine, “la stagione di governo che ha visto Lucia Borsellino alla guida della sanità regionale ed un nutrito nugolo di malversatori e presunti consigliori agitarsi alle sue spalle è una delle pagine meno degne di questi anni”.