Firenze, manifestazione antifascista: Conte apre al Pd e Schlein osannata dalla folla. Bonelli chiede le dimissioni di Piantedosi e Valditara

Firenze, manifestazione antifascista si è sviluppata così com'era stata pensata ed organizzata. Presenti sia Conte sia Schlein.

Firenze, manifestazione antifascista: Conte apre al Pd e Schlein osannata dalla folla. Bonelli chiede le dimissioni di Piantedosi e Valditara

La manifestazione antifascista ha avuto la risposta attesa da parte di tutti quelli che avevano condiviso le idee alla base della protesta pacifica che è stata organizzata tra le strade di Firenze. E alla testa del corteo, come preannunciato, c’erano due leader politici di rilievo, Giuseppe Conte e Elly Schlein.

Firenze, manifestazione antifascista: Conte apre al Pd e Schlein osannata dalla folla

La manifestazione anti-fascista di Firenze è partita in difesa della scuola e della Costituzione, dopo il pestaggio di alcuni studenti davanti a un liceo fiorentino ad opera di alcuni membri di Azione studentesca. Il corteo è stato organizzato “per dire no a una violenza squadrista da condannare senza se e senza ma, per ribadire che l’affermazione e la difesa dei valori della Costituzione nata dalla Resistenza costituiscono un preciso dovere per tutta la comunità scolastica e per quanti a diverso titolo vi agiscono”. Tra i rappresentanti politici, hanno aderito alla manifestazione il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e la neo segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.

“Siamo in piazza per difendere i principi costituzionali, che sono i principi di tutti“. Lo ha detto Giuseppe Conte ai giornalisti alla manifestazione nazionale dei sindacati della scuola a Firenze. “È importante esserci oggi – ha proseguito il presidente del M5s – perché oggi affermiamo un principio: la scuola è un luogo di formazione, e noi abbiamo bisogno di principi costituzionali. Gli esponenti di questo governo hanno sbagliato due volte: non hanno condannato l’aggressione e hanno sbagliato perché il ministro ha trovato del tempo per censurare la lettera ineccepibile della preside che sottoscriviamo tutti oggi”.

E ancora: “Il fatto che ci ritroviamo qui con la neo segretaria del Pd vuol dire che sulle battaglie concrete noi ci siamo: sono battaglie di valori che riguardano tutti. Riguardano i principi costituzionali. Il problema non è il primato o la leadership a sinistra, a noi interessa rafforzare una politica di forze progressiste, se questo nuovo Pd rafforzerà questo fronte ben venga. Identità e visione dei Cinque Stelle non dipendono da scelte di vertice fatte in casa altrui, il nostro percorso si è ben costruito nel corso degli anni. E non può essere rimesso a scelte fatte al vertice degli altri partiti”.

Mentre la Schlein è stata osannata da diverse persone presenti al corteo. “Schlein crediamo in te”, ha gridato qualcuno mentre qualcun altro ha confessato “Ho votato Bonaccini ma ora faccio il tifo per te”. Inoltre, la neo segretaria del Pd ha avuto un lungo colloquio con il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini.

Bonelli chiede le dimissioni di Piantedosi e Valditara

“Di fronte al degrado della scuola pubblica, al precariato, abbiamo un ministro non condanna la violenza fascista ma minaccia di provvedimenti una dirigente che si richiama ai valori della Costituzione”. Così Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi, a margine della manifestazione a Firenze. “Con Valditara e Piantedosi – aggiunge Bonelli – la maschera che Meloni ha messo davanti all’Italia e all’Europa è drammaticamente caduta, come visto anche a Crotone. Chiediamo le dimissioni di Valditara e Piantedosi”.