Gas ed elettricità di Stato, Edison assopigliatutto

di Stefano Sansonetti

Gli altri operatori di mercato sono a dir poco impressionati. Sì, perché quando si tratta di appalti pubblici per la fornitura di energia elettrica e gas naturale allo Stato italiano, almeno a vedere il trend degli ultimi anni, c’è un gruppo che la fa letteralmente da padrone. Parliamo di Edison, azienda che ormai da più di un anno parla con un forte accento francese, essendo finita sotto il controllo di Électricité de France. Il binomio, ormai, è entrato nei gangli più profondi delle forniture energetiche alla nostra pubblica amministrazione. Sulla base dei dati custoditi dalla Consip, la centrale acquisti del Tesoro che si occupa di approvvigionamento di beni e servizi a prezzi favorevoli per lo Stato, viene fuori che negli ultimi quattro anni Edison ha incassato dal giro di commesse pubbliche gestite dalla società di via XX Settembre la bellezza di 1 miliardo e 105 milioni di euro. Lasciando spesso ad altri colossi, per esempio i gruppi nostrani Enel, Eni e Acea, soltanto le briciole.

Trend in continua ascesa
L’ultimo colpo è stato messo a segno qualche giorno fa, quando Edison, per il tramite dalla controllata Edison Energia, si è impadronita di due dei sette lotti della gara da 333 milioni bandita dalla Consip per la fornitura di gas naturale. La società, in particolare, ha strappato i due lotti che riguardano quasi tutta l’Italia meridionale, incassando 72 milioni e 437 mila euro.  Nel 2011, all’interno dello stesso tipo di gara, Edison Energia si era aggiudicata sempre due lotti su sette, mettendo in cascina altri 28 milioni e 745 mila euro. L’unica “pausa”, se così si può dire, è intervenuta nella commessa del 2012, quando la procedura, per complessivi 200 milioni di euro, è stata aggiudicata a Eni, Energetic e Soenergy. Curioso anche notare come negli ultimi tre anni sia vertiginosamente cresciuto il costo del valore massimo delle forniture messe a gara dalla Consip (Tesoro). Dai 136 milioni di euro del 2011, infatti, si è passati ai 200 del 2012 e ai 333 del 2013. L’escalation è dovuta a una crescente richiesta di metri cubi di gas, salita nell’ultimo anno da 310 milioni a 500 milioni. Per carità, in ogni gara la Consip prevede massimali di fornitura che non necessariamente dovranno essere rispettati. In più per ogni edizione della gara la società pubblica mette a disposizione consistenti prospettive di risparmio rispetto a quelli che sono i fabbisogni energetici delle pubbliche amministrazioni (per la sola ultima gara parliamo di 267 milioni di euro). Ma non c’è dubbio che i dati storici mostrano una necessità sempre crescente di gas da parte dello stato.

Il piatto più ricco
L’operazione che ha più dato nell’occhio, però, risale a qualche settimana fa. Nell’ultima gara Consip per la fornitura allo Stato italiano di energia elettrica, un piatto da 885 milioni di euro, Edison Energia ha messo le mani sulla bellezza di 7 lotti su 10. La somma dei relativi valori massimi è addirittura di 527 milioni e 200 mila euro. Un piatto che più ricco non si può, per la società guidata in Italia dall’amministratore delegato Alessandro Zunino. Più o meno stesso canovaccio nel 2012, quando Edison ha incassato due dei quattro lotti messi in palio dalla Consip. In tutto portando il suo incasso potenziale a 230 milioni (sui 480 complessivi del bando). Nel 2010, ancora, è sempre stata Edison a vedersi assegnare dalla Consip due lotti su quattro portandosi a casa 127 milioni e 100 mila euro. E la stessa quota è stata incamerata dalla società nel 2009, quando i due lotti (sui quattro in palio) le hanno fruttato 119 milioni e 500 mila euro. E questo è quello che è possibile ricostruire sulla base della serie storica messa a disposizione sul sito dalla Consip. In tutto, volendo tirare le somme, si scopre che negli ultimi 3-4 anni Edison ha vinto appalti per 1 miliardo e 105 milioni di euro.