Gaza, 14 mag. (askanews) – Mancano cibo, acqua e medicinali da più di 10 settimane, Gaza è sull’orlo della carestia, e il mondo sta finendo il tempo a disposizione per agire. È stato questo l’allarme lanciato a New York dal Coordinatore delle Nazioni Unite per gli Aiuti di Emergenza, Tom Fletcher, aprendo una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite facendo un quadro apocalittico di ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza sotto assedio.”Israele sta deliberatamente e sfacciatamente imponendo condizioni disumane ai civili nei territori palestinesi occupati” ha aggiunto spiegando che intere comunità vengono spinte in aree sempre più ridotte e bombardate, mentre il sistema sanitario di Gaza è ormai al collasso.Fletcher ha rimandato al mittente il nuovo piano di aiuti proposto da Israele e sostenuto dagli Stati Uniti, che prevede di aggirare le operazioni umanitarie guidate dall’ONU affidandole a una Fondazione Umanitaria per Gaza di gestione privata e ha chiesto di aprire i valichi per permettere l’arrivo di aiuti umanitari per evitare il genocidio dei palestinesi.La secca risposta negativa al suo appello è arrivata dal ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar: “Non c’è carestia nella Striscia di Gaza, semplicemente non è vero. Parlando di oggi, questa è la situazione attuale e la monitoriamo costantemente per vedere se qualcosa debba essere cambiato o meno”, ha detto Saar durante una conferenza stampa presso il Japan National Press Club di Tokyo sostenendo che durante il cessate il fuoco temporaneo sono arrivati nella Striscia abbastanza rifornimenti.Intanto a Gaza si continua a morire anche sotto le bombe. Almeno 36 persone sono state uccise in seguito a un raid israeliano della città di Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale.
14/05/2025
18:39
18:39