Le Lettere

Meloni s’intrufola

La strategia della Meloni di tenere un piede in due staffe, con l’Europa e con Trump, mi pare abbia prodotto solo il nostro isolamento.
Ugo Staini
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Gentile lettore, più che isolamento, direi irrilevanza. La furba Meloni è stata così sprovveduta da farsi sgamare. Tanto che gli europei l’hanno emarginata non invitandola alla riunione del quartetto pro Ucraina (Francia, Germania, Polonia, Uk). L’assenza dell’Italia sarebbe stata un bene – alla larga dai guerrafondai –, se fosse stata una nostra scelta. E invece l’esclusione è stata decisa dagli altri. “Non siamo andati perché non vogliamo mandare soldati in Ucraina” ha detto Meloni. “Fake news” ha replicato Macron, “non si parlava affatto di truppe a Kiev”. Si noti che venerdì il quartetto ha chiamato Trump, in volo di ritorno dal Medio Oriente, e lui è sembrato aver trovato una buona sintonia con l’Ue. Ne consegue che Meloni retrocede verso l’insignificanza, di qua e di là dell’oceano. Fa ridere ricordare che la propaganda dei “fratelli” la dipingesse come “il ponte tra America ed Europa, colei che avvicina le due sponde dell’Atlantico”. Certo, come no. Accortasi d’essere caduta in un fosso, Meloni ha preso ad arrancare. Dopo aver detto (venerdì) che riteneva inutile partecipare al quartetto, domenica ha insistito per essere messa in call quando i quattro volenterosi hanno chiamato di nuovo Trump al telefono. Insomma, da leader mondiale a scroccona che sgomita e s’intrufola tra quelli che contano. La verità è che conta qualcosa solo in Albania, perché Tirana non ha neppure gli occhi per piangere e spera magari di lucrare qualcosa con l’Italia.