Libia, esplode la violenza a Sabrata: 9 morti negli scontri tra milizie rivali

Libia, esplode la violenza a Sabrata: 9 morti negli scontri tra milizie rivali. Il governo annuncia un'indagine

Libia, esplode la violenza a Sabrata: 9 morti negli scontri tra milizie rivali

In Libia scoppia nuovamente il caos. Almeno nove persone sono rimaste uccise e altre diciotto ferite nei violenti scontri che hanno scosso la città di Sabrata, nell’ovest del Paese, negli ultimi due giorni. Lo riferiscono fonti mediche locali all’emittente panaraba Al Arabiya. Secondo quanto ricostruito, i combattimenti sono scoppiati in seguito a tensioni tra gruppi armati rivali, gettando la città in un clima di caos e illegalità proprio nel giorno di apertura della festa musulmana dell’Eid al-Adha.

La risposta del Governo di Unità Nazionale guidato da Abdul Hamid Dbeibah non si è fatta attendere. In una nota ufficiale, il premier ha ordinato l’apertura immediata di un’indagine per chiarire le responsabilità dei fatti. “Non permetteremo che alcun partito o gruppo armato metta a rischio la sicurezza della popolazione o destabilizzi la città. La legge sarà applicata senza eccezioni”, ha dichiarato Dbeibah, sottolineando l’intenzione del governo di riprendere il controllo del territorio.

Libia, esplode la violenza a Sabrata: 9 morti negli scontri tra milizie rivali

Nelle ore successive agli scontri, numerose formazioni di sicurezza si sono ritirate dalle loro postazioni a Sabrata, mentre centinaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro l’assenza di ordine e la crescente instabilità. Le manifestazioni si sono concentrate contro il fallimento delle autorità nel garantire protezione durante una delle festività più sentite dalla popolazione.

Nel tentativo di riportare la calma, la Zona Militare della Costa Occidentale ha annunciato una serie di misure straordinarie per contenere la violenza. Il comandante Salah al-Din al-Namroush ha disposto il dispiegamento del 33° Battaglione Operazioni Speciali, con il compito di presidiare la città, prevenire nuovi scontri e garantire la sicurezza dei civili.