San Siro, Sala diserta il Consiglio comunale sulle operazioni stadio e Lido svelati da La Notizia e Report

Sala diserta il Consiglio Comunale: cala il silenzio sulle operazioni San Siro e Lido svelate dalle inchieste de La Notizia e Report

San Siro, Sala diserta il Consiglio comunale sulle operazioni stadio e Lido svelati da La Notizia e Report

Non pervenuto. Il sindaco Beppe Sala diserta il Consiglio Comunale e non è una novità. Anche l’ordine del giorno, avente ad oggetto le operazioni del Comune di Milano per la vendita dello stadio di San Siro e la privatizzazione della Piscina Lido, la sua presenza l’avrebbe richiesta eccome. Eppure, anche ieri, la poltrona del sindaco è rimasta malinconicamente vuota.

Le rivelazioni de La Notizia e Report

E sì che di chiarimenti da dare ce n’erano parecchi, sia dopo gli scoop de La Notizia su stadio e Lido, sia dopo l’inchiesta – non certo tenera – trasmessa da Report sulla cessione del Meazza, seguita domenica sera da oltre 10 milioni di telespettatori. Invece, niente. Né sindaco, né giunta hanno sentito l’obbligo politico e morale di spiegare le loro scelte ai cittadini.

Le questioni Meazza e Lido

Ricapitolando brevemente: secondo quanto scoperto da La Notizia, i due professori di Politecnico e Bocconi chiamati a validare la stima dell’Agenzia delle Entrate sullo stadio Meazza e le aree limitrofe – rispettivamente, 73 milioni e 142 milioni di euro – sono professionisti che da anni collaborano con la stessa Agenzia delle Entrate. Inoltre, sempre da quanto svelato dal nostro giornale, i due atenei hanno ottenuto un affidamento diretto per la consulenza nella vendita dello stadio, subito dopo aver redatto la perizia.

Report, invece, a proposito del Meazza, ha svelato come, secondo il ricorso presentato dall’avvocato Veronica Dini per conto dei Comitati contrari alla cessione, sull’impianto sarebbe già scattato il vincolo dei 70 anni, che impedirebbe l’alienazione dell’impianto. Secondo il dossier, accompagnato da una copiosa documentazione fotografica e di stampa (curiosamente i progetti dello stadio, alla Cittadella degli archivi milanesi sono misteriosamente scomparsi), il secondo anello sarebbe già stato in uso l’8 giugno 1955, quindi i 70 anni sarebbero già trascorsi, a differenza di quanto sostiene l’amministrazione che data a novembre prossimo il limite temporale.

L’altro progetto

C’era poi l’altro fronte, quella della privatizzazione della piscina Lido, sulla quale il nostro giornale ha svelato che la società alla quale Palazzo Marino ha dato il complesso (cioè privatizzato), la spagnola Go Fit, ha affidato nel 2023 il compito di progettare il nuovo polo allo studio di Paolo Mazzoleni, cioè all’ex presidente dell’Ordine degli architetti di Milano, pluri-indagato nelle inchieste sull’urbanistica.

Inoltre, Mazzoleni oggi fa l’assessore (quota Pd) all’Urbanistica al Comune di Torino, dove la stessa GO Fit sta costruendo un altro maxi-impianto sportivo. In questo modo, lo studio Mazzoleni si trova ad essere progettista per GO Fit a Milano mente lo stesso Mazzoleni è committente di GO Fit a Torino per conto del Comune. Non solo, Palazzo Marino era a conoscenza che lo studio Mazzoleni esercitasse attività professionale per Go Fit – incarico assegnato quando già l’architetto era indagato e che rimane tutt’ora in essere – ma non ha mai preso alcuna posizione.

Insomma, argomenti ce n’erano da discutere. Invece è calato il solito muro di silenzio. Un muro cementato dal Partito Democratico, forza di maggioranza, che si è ben guardato da prendere posizione.

Monguzzi e Fedrighini le uniche voci

E così, le uniche voci che si sono alzate per sottolineare i molteplici lati opachi sono state quelle dei pochissimi consiglieri di maggioranza “dissidenti”. Il verde Carlo Monguzzi ha chiesto che si rifaccia la perizia sullo stadio: “Penso che quella perizia sia inopportuna… Chiederei di far finta di esser in un Paese normale e chiederei il parere di un ente realmente indipendente sullo stadio”.

Il consigliere Enrico Fedrighini ha invece ricordato come la presidenza del Consiglio Comunale abbia per ben due volte impedito all’esperto di trust, il notaio Gian Gaetano Bellavia, di essere audito in commissione consiliare, dove avrebbe dovuto spiegare lo stato patrimoniale dei fondi di investimento proprietari di Milan e Inter. Le stesse considerazioni – preoccupanti – che poi ha svelato a Report

L’opposizione si “sveglia” per il Lido

L’unica novità del Consiglio comunale di ieri è che si è fatta viva l’opposizione, che con il consigliere Michele Mardegan (FdI) ha sollevato la questione di “opportunità” di Mazzoleni, “scelta determinata da sbadataggine, o da arroganza?”, si è chiesto. E che ha aggiunto: “Qualcosa deve essere fatto, non può essere consentito che questa città possa essere così offesa”. Già non dovrebbe essere consentito…