Il Sudan è precipitato in uno degli scenari più oscuri e drammatici del XXI secolo. Mentre la guerra civile tra l’esercito regolare sudanese e le Forze di Supporto Rapido (RSF) devasta il Paese da oltre un anno, la Corte penale internazionale (CPI) parla apertamente di crimini di guerra e contro l’umanità in corso, e l’Unicef denuncia un raddoppio dei casi di grave malnutrizione infantile.
La denuncia arriva da Nazhat Shameem Khan, vice procuratore della CPI, che ha riferito al Consiglio di Sicurezza dell’ONU la “profondità della sofferenza” nel Darfur, in particolare nel Darfur occidentale. “Ci sono ragionevoli motivi per ritenere che crimini di guerra e contro l’umanità siano stati e continuino a essere commessi”, ha dichiarato Khan. La situazione, ha spiegato, è ormai intollerabile: ospedali attaccati, convogli umanitari bersaglio della violenza, civili privati di cibo e acqua, mentre le violenze sessuali vengono usate sistematicamente come strumento di terrore.
“Gli stupri sono diventati armi. I rapimenti a scopo di estorsione una pratica comune. E non dobbiamo illuderci: la situazione può ancora peggiorare”, ha ammonito il vice procuratore. A peggiorare ulteriormente il quadro, la crescente carestia, alimentata dall’impossibilità di far arrivare aiuti umanitari alle popolazioni intrappolate nei conflitti.
In Sudan la guerra civile infuria e la CPI denuncia il ricorso sistematico a “crimini di guerra e contro l’umanità”
Un allarme altrettanto grave arriva dall’Unicef, che fotografa un’emergenza umanitaria disastrosa, soprattutto per i più piccoli. Secondo i dati più recenti, oltre 40.000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave sono stati ricoverati tra gennaio e maggio di quest’anno solo nel Nord Darfur, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024. Nei cinque stati del Darfur, i casi sono aumentati del 46%.
“El-Fasher, capitale del Nord Darfur, è assediata. I bambini sono affamati a causa del conflitto e tagliati fuori dagli stessi aiuti che potrebbero salvarli”, ha denunciato Sheldon Yett, rappresentante dell’Unicef in Sudan. Intorno alla città, in almeno tre vasti campi profughi, è stata ufficialmente dichiarata la carestia.
Dall’aprile 2023, la guerra tra le due fazioni armate ha già ucciso decine di migliaia di persone e costretto oltre 14 milioni a fuggire dalle proprie case, trasformando il Sudan in una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, in gran parte dimenticata dai riflettori internazionali.