Dall’Unione europea nuove sanzioni a Mosca. Zelensky ringrazia mentre Putin minaccia: “Ci saranno conseguenze”

Dall’Unione europea nuove sanzioni a Mosca. Zelensky ringrazia mentre Putin minaccia: "Ci saranno conseguenze"

Dall’Unione europea nuove sanzioni a Mosca. Zelensky ringrazia mentre Putin minaccia: “Ci saranno conseguenze”

Con l’approvazione del 18º pacchetto di sanzioni in appena tre anni, continua il pugno duro dell’Unione Europea nei confronti della Russia per cercare di costringerla a chiudere la guerra in Ucraina. A rendere possibile l’accordo a Bruxelles è stata la decisione del premier slovacco, Robert Fico, di ritirare il proprio veto, che per giorni aveva paralizzato le discussioni.

“Restiamo fermi. L’UE ha appena approvato uno dei pacchetti di sanzioni più severi contro la Russia fino ad oggi. Stiamo tagliando ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino, prendendo di mira altre 105 navi della flotta ombra, i loro complici, e limitando l’accesso delle banche russe ai finanziamenti”, scrive su X l’Alta rappresentante UE per la politica estera, Kaja Kallas.

“I gasdotti Nord Stream saranno vietati. Un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio. Stiamo esercitando maggiore pressione sull’industria militare russa, sulle banche cinesi che consentono l’elusione delle sanzioni e stiamo bloccando le esportazioni di tecnologia utilizzata nei droni. Per la prima volta, stiamo designando un registro di bandiera e la più grande raffineria Rosneft in India”, aggiunge Kallas. “Le nostre sanzioni colpiscono anche coloro che indottrinano i bambini ucraini. Continueremo ad aumentare i costi, affinché fermare l’aggressione diventi l’unica via percorribile per Mosca”, conclude il vertice della diplomazia europea.

Dall’Unione europea nuove sanzioni a Mosca. Zelensky ringrazia mentre Putin minaccia: “Ci saranno conseguenze”

Stando a quanto riporta l’Ansa, “l’accordo include nuove e significative misure in ambito energetico, finanziario e commerciale, e l’introduzione di un nuovo meccanismo dinamico di Oil Price Cap, che fisserà il prezzo del greggio russo al 15% in meno rispetto alla media di mercato: il prezzo sarà ridotto di 60 centesimi di dollaro USA, a circa 47,6 dollari al barile”.

Nel documento è presente anche “un nuovo divieto di transazione relativo a Nord Stream 1 e 2 e l’aggiunta di 105 nuove navi della cosiddetta flotta ombra”, a cui si somma “la trasformazione dell’attuale limitazione sul sistema di transazioni bancarie SWIFT in un divieto totale”. Sono inoltre previste nuove restrizioni all’accesso della Russia a tecnologie a duplice uso, sia militare che civile, nonché a “tecnologie avanzate”.

Ma l’approvazione del 18º pacchetto di sanzioni non sembra essere l’ultimo passo di questa guerra economica contro Mosca. Come rivela il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, l’Unione Europea è già al lavoro per preparare un ulteriore pacchetto di misure, con cui Bruxelles spera di forzare Vladimir Putin ad accettare un accordo di pace.

Sale la tensione tra Ue e Russia

Euforica la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “Accolgo con favore l’accordo sul nostro 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stiamo colpendo il cuore della loro macchina da guerra, prendendo di mira i settori bancario, energetico e militare-industriale, e includendo un nuovo tetto dinamico al prezzo del petrolio”.

“La pressione è alta e resterà tale finché Putin non porrà fine a questa guerra”, ha concluso la leader di Bruxelles. Più che soddisfatto anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui, lavorando insieme all’Unione Europea, “siamo riusciti a rafforzare il 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia per questa guerra. Desidero in particolare esprimere il mio riconoscimento alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e a ciascun leader degli Stati membri dell’UE per l’unità dimostrata e per la posizione di principio assunta”.

Una decisione, quella dell’UE, che per Zelensky è “fondamentale e tempestiva”, con parole che sembrano indirizzate indirettamente al leader statunitense Donald Trump, che al contrario ha concesso 50 giorni di tempo a Putin per giungere a un cessate il fuoco, altrimenti minaccerà “sanzioni mai viste” contro Mosca.

Ben diversa la reazione del Cremlino: il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che Mosca “analizzerà il nuovo pacchetto per minimizzarne le conseguenze” sull’economia russa, sottolineando che “ogni nuovo pacchetto di sanzioni aggiunge un effetto negativo per i Paesi che vi aderiscono. È un’arma a doppio taglio che non risolve il conflitto, ma rischia di peggiorarlo”.