Inchiesta urbanistica a Milano: “Mi confermi come assessore?…”. Dalle nuove chat i rapporti strettissimi tra Tancredi e Catella

Mentre il Riesame annulla gli arresti di Scandurra e Bezzeccheri, la procura deposita nuove chat che, per i pm, dimostrano come Tancredi facesse gli interessi di Catella.

Inchiesta urbanistica a Milano: “Mi confermi come assessore?…”. Dalle nuove chat i rapporti strettissimi tra Tancredi e Catella

Inaspettata battuta di arresto per la Procura di Milano, impegnata nell’inchiesta sull’urbanistica. Ieri il Tribunale del Riesame ha infatti annullato i primi due arresti decisi dal Gip Mattia Fiorentini il 31 luglio scorso. Tornano così liberi l’imprenditore Andrea Bezziccheri di Bluestone, che era detenuto nel carcere di San Vittore in custodia cautelare, e l’ex membro della Commissione paesaggio, Alessandro Scandurra, che era ai domiciliari.

Tra un mese e mezzo le motivazioni

Le motivazioni delle istanze di annullamento delle ordinanze di custodia cautelare, saranno depositate fra un mese e mezzo. Il Riesame potrebbe aver argomentato sull’assenza di “gravi indizi” sulle imputazioni di corruzione (Bezziccheri) e corruzione e false dichiarazioni (Scandurra), o sulla carenza di esigenze cautelari attuali per arrestarli.

Devono invece essere ancora discusse, dopo lo slittamento di ieri, le richieste di revoca dei domiciliari per l’ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della Commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, l’amministratore delegato di Coima, Manfredi Catella, e l’ex manager della società di ingegneria J+S, Federico Pella.

Tre delle quattro udienze sono previste per domani e la decisione a stretto giro. Quella di Catella invece deve ancora essere calendarizzata per la prossima settimana. Scandurra, liberato ieri, risponde anche di corruzione con Catella per la vicenda del voto in Commissione paesaggio del progetto P39-Pirellino nell’ottobre 2023. È infatti accusato di aver ricevuto una tangente da 28mila euro da Coima. È probabile che la decisione nei suoi confronti abbia ripercussioni anche per Catella.

Catella ordinava, Tancredi eseguiva

Intanto ieri la procura ha depositato agli atti nuove chat nelle quali, per i pm, si dimostra come “Catella detta la linea che il Comune di Milano deve seguire nel corso dell’incontro con i Ministri, come se il Comune non potesse avere una linea propria diversa da quella di Coima”. In particolare si legge un messaggio che Catella ha inviato a Tancredi “dal tono dirigista con cui sembra dettare delle regole”.

Le istruzioni per l’incontro col ministero

“Conosci ns serietà e responsabilità ma… Mancano 50m. Dovevamo trovare una soluzione entro 90gg da rogito -si legge nel messaggio – Siamo andati avanti sulla fiducia e ho preso una responsabilità personale nei confronti di tutti Non rappresento ne’ Covivio ne’ Prada per foresta sospesa. Adesso deve esserci un contributo pubblico concreto altrimenti non ce la facciamo. Se comune favorisce soluzione ifom e mico con ministero sport fa la sua. Il governo ha un impegno che non può non assumere. Foresta sospesa non abbiamo alcuna conferma che sia finanziato e se lo fosse richiederà ulteriori costi gestionali. Non risolve il problema se non ci sono gli altri impegni concreti non più rinviabili. Domani con i ministri dobbiamo essere chiari e diretti”. Tancredi, allora, scrive: “Comune su Ifom e Mico c’è”.

Tancredi a Catella: “Mi confermi come assessore?”

Altro scambio che dimostrerebbe la sudditanza dell’ex assessore Tancredi a Catella è quello del 12 marzo 2024, quando Tancredi scrive a Catella: “Ma mi confermi come assessore?” e il costruttore risponde: “Voi siete i best ever. Io se volete vi faccio da segretario”. A quel punto interviene il direttore generale del Comune (non indagato) che posta: “me lo tatuo sulla schiena”.

I Pm: “Catella è come se fosse il sindaco di Milano”

Per la procura questa e altre chat simili dimostrerebbero come “Tancredi è consapevole del fatto che, grazie alla sua azione, gli interessi di Coima vengono massimizzati, tant’è che ironizza su una sua riconferma come assessore da parte di Catella in persona, come se quest’ultimo fosse il sindaco di Milano”.

La Procura: “Dimensioni sconcertanti e di autentico allarme sociale”

E aggiunge la procura nella memoria depositata ieri: “il quadro generale in cui si collocano le condotte degli indagati risulta aggravato, al punto da assumere dimensioni sconcertanti e di autentico allarme sociale, in termini di mercimonio della funzione pubblica consumata dall’assessore Tancredi in sintonia con il segretario generale Malangone, di sfregio delle leggi e di attentato alla democrazia urbanistica”. “È di tutta evidenza”, continuano i pm, “che costoro si esprimono ed agiscono non come dei pubblici ufficiali rispettosi dei confini e del ruolo della loro importante funzione pubblica a garanzia dei fondamenti su cui si regge la comunità e la convivenza civile (…), ma come dipendenti privati e deferenti agli ordini di Manfredi Catella”.