La crisi giudiziaria che coinvolge l’ex presidente del Brasile si aggrava. La Polizia federale brasiliana ha infatti incriminato Jair Bolsonaro e il figlio, il deputato Eduardo Bolsonaro, con l’accusa di tentativo di ostruzione della giustizia. L’iniziativa si inserisce nel procedimento che indaga sul presunto tentativo di colpo di Stato volto a sovvertire il risultato elettorale che ha portato Luiz Inácio Lula da Silva alla presidenza.
La notizia, riportata dal sito G1 del gruppo Globo, è contenuta in un rapporto consegnato alla Corte suprema brasiliana (STF), al centro delle indagini sull’ex capo di Stato.
Le chat cancellate recuperate dal cellulare di Bolsonaro
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, dal cellulare di Jair Bolsonaro sono stati recuperati audio e messaggi cancellati, che lo collegano direttamente a contatti con il figlio Eduardo e con il pastore evangelico Silas Malafaia, figura di spicco e suo stretto alleato politico.
Le conversazioni, ritenute rilevanti per l’accusa, mostrerebbero tentativi di intimidire le autorità giudiziarie e di ostacolare le indagini sul presunto complotto golpista. Tra i contenuti emersi figurano anche discussioni con alcuni alleati su una possibile richiesta di asilo politico al presidente argentino Javier Milei, ipotesi che rafforza la gravità delle accuse.
Perquisizione e sequestro a Malafaia
La giornata è stata segnata anche da un nuovo colpo di scena: il pastore Malafaia è stato sottoposto a perquisizione personale all’aeroporto internazionale Galeão di Rio de Janeiro, al suo arrivo da Lisbona. La Polizia federale lo ha poi condotto in sede per testimoniare, sequestrandogli cellulare, passaporto e altro materiale utile all’indagine.
Il ruolo di Eduardo Bolsonaro
L’inchiesta, avviata a maggio su richiesta della Procura generale (PGR), aveva già messo sotto osservazione Eduardo Bolsonaro, accusato di aver cercato sostegno presso il governo degli Stati Uniti per colpire alcuni ministri della Corte suprema. Un’azione che, secondo la PGR, rientrava in una strategia più ampia di delegittimazione delle istituzioni democratiche brasiliane.