Delitto di Garlasco, svolta sui resti della colazione: trovate otto impronte 18 anni dopo

L'incidente probatorio nelle indagini sul delitto di Garlasco ha portato a individuare otto impronte sui resti della colazione a casa Poggi.

Delitto di Garlasco, svolta sui resti della colazione: trovate otto impronte 18 anni dopo

Otto impronte. Dopo ben 18 anni. Parliamo delle otto impronte che sono state trovate sui reparti individuati tra i resti della colazione sequestrati nell’abitazione di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua casa a Garlasco. Secondo quanto emerso dall’incidente probatorio disposto dal gip di Pavia, si tratterebbe di sei impronte sul sacchetto dei cereali e di due su quello della spazzatura.

Non ci sarebbero, invece, impronte né sull’Estathe né sulla confezione di biscotti. L’obiettivo di oggi era proprio quello di cercare impronte latenti che, dopo 18 anni, sono in effetti emerse. Ora bisognerà comunque valutare se queste tracce siano o meno utili per confrontarle e capire a chi appartengano.

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Tutte le impronte sarebbero parziali e per ora il perito e i consulenti non hanno valutato se siano utilizzabili. Insomma, non è ancora certo che abbiano una reale utilità ai fini delle indagini. La legale di Alberto Stasi, Giada Bocellari, sottolinea infatti che “non è detto che siano confrontabili e utili giuridicamente”.

Luciano Garofano, ex comandante del Ris e ora consulente della difesa di Andrea Sempio (amico del fratello di Chiara Poggi), spiega che “su due reperti sono emersi dei rilievi dattiloscopici potenzialmente utili per i confronti, che saranno confrontati naturalmente con Chiara Poggi, Alberto Stasi e l’indagato”. Fino a questo momento, sul contenuto della spazzatura sono state trovate tracce genetiche sia della vittima che di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere.