Dove non arrivano le istituzioni arriva la società civile. Mentre il governo di Roma delle destre frena sulle sanzioni a Israele, non trova il coraggio di condannare Benjamin Netanyahu, si ostina a non riconoscere lo Stato della Palestina, non ammette il genocidio in corso nella Striscia, la Cgil ha organizzato ieri una giornata di mobilitazione con scioperi e manifestazioni in tutto il Paese, da Nord a Sud, per Gaza.
L’iniziativa della Cgil per Gaza
L’iniziativa è stata decisa dal sindacato guidato da Maurizio Landini – che nel pomeriggio ha partecipato al corteo a Catania – ritenendo “indispensabile una reazione forte, radicata e diffusa del mondo del lavoro, a sostegno della pace, dei diritti umani e della protezione della popolazione civile”.
Cisl e Uil si sono chiamate fuori fermandosi a una raccolta fondi per Gaza. “Oggi il governo italiano – ha detto Landini – e altri Paesi che non prendono posizione, non decidendo cose che possono decidere, sono complici del governo Netanyahu e dell’obiettivo di cancellare l’esistenza del popolo palestinese”.
Landini contro i silenzi e l’immobilismo del governo italiano
“Noi chiediamo cose semplici – ha evidenziato il leader della Cgil – perché se vuoi la pace devi smettere di inviare armi ad Israele, se vuoi la pace interrompi ogni rapporto commerciale ed economico con Israele, riconoscendo il diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato. Ci sono dei momenti in cui conta quello che fai non le cavolate che dici o i silenzi che tenti di mantenere per non far sapere”.
E ancora. “Abbiamo imparato che se vuoi democrazia ci deve essere la pace. Scendere in piazza contro le guerre significa lottare per questo e per questo bisogna impedire la corsa al riarmo. Non abbiamo bisogno di armi, ma di sanità, asili, politiche di sviluppo e per i giovani, per le infrastrutture. Senza essere la maggioranza del Paese, questo governo lo sta facendo diventare un semplice servo di altri Stati, come degli Stati Uniti”, ha incalzato il leader della Cgil.
La lettera del segretario del sindacato internazionale
Che ha reso nota una lettera del segretario mondiale del sindacato a tutti i parlamenti, a tutti i presidenti del consiglio, compresa la nostra, dove si chiede il riconoscimento dello stato palestinese e di bloccare l’invio delle armi e gli accordi commerciali con Israele. “L’inazione politica su Gaza e sulla Palestina è una negligenza criminale”: è uno dei passaggi della missiva del segretario generale della Confederazione sindacale internazionale, Luc Triangle.
Opposizioni in piazza per Gaza
Dal M5S al Pd e ad Avs, opposizioni in piazza. “Si è anche complici col silenzio e con le omissioni. Noi non ci stiamo. Non è questa l’Italia vera, vitale, che a cuore i valori veri dell’Occidente e che sono scritti nella nostra Costituzione. Il governo potrebbe sospendere il memorandum di cooperazione militare” con Israele “e non lo fa”, ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervenendo al presidio per Gaza organizzato davanti alla Camera dei Deputati.
“Il governo – ha spiegato – dice di essere disponibile ad adottare sanzioni contro i coloni responsabili di atti violenza in Cisgiordania. È una presa in giro. Questa deliberazione dovrà passare all’unanimità al Consiglio europeo ma Orban ha già detto che non sarà d’accordo”. E ancora: “Il movimento si batterà in ogni sede per denunciare questa vergogna”, ha detto Conte riferendosi alla situazione a Gaza.
“Quando la Cgil ha convocato questa giornata per Gaza il Pd non ci ha pensato un attimo ad esserci. Per quello che ci riguarda, come uomini e donne delle istituzioni, in Parlamento continueremo ad essere netti e chiari nel condannare il genocidio in corso a Gaza”, ha detto il dem Francesco Boccia.
“Ci sono convintamente oggi in piazza, ci sono in ogni occasione in cui questo Paese. e non solo, dimostra che c’è un’Italia che non si rassegna alla vergogna a cui ci ha condannato un governo immobile e che anzi, peggio, sceglie ogni volta che può farlo di schierarsi dalla parte sbagliata della storia”, ha detto da Livorno il segretario di Sinistra italiana e deputato di Avs, Nicola Fratoianni.