No, grazie. Il comitato direttivo della Global Sumud Flotilla ha comunicato alle “autorità italiane di non accettare la proposta ricevuta su una possibile deviazione degli aiuti in direzione Cipro, per poi farli arrivare a Gaza con il coinvolgimento del patriarcato latino di Gerusalemme”.
“La nostra missione – sottolineano – rimane fedele al suo obiettivo originario di rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale”.
Avanti, senza paura
Israele “non ci intimidirà. Non fermeremo i nostri sforzi fino a che non si ferma il genocidio. Chiediamo ai governi di fare pressioni per fermare la violenza”, ha detto Nkosi Zwelivelile Mandela, nipote del leader sudafricano Nelson, presente nella Global Sumud Flotilla .
“Non ci saranno altre soste tecniche per le nostre 50 barche, continueremo diretti fino a Gaza. Siamo consapevoli delle minacce, ma ci rendono solo più uniti”, insistono gli attivisti. Una decisione che scatena l’ira di Tel Aviv.
L’ira di Israele
“Israele ha accettato la proposta del governo italiano di scaricare gli aiuti nel porto di Cipro e poi trasferirli a Gaza. La flottiglia ha respinto la proposta italiana, dimostrando che il suo vero scopo è la provocazione e il servizio ad Hamas”, dichiara il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, ribadendo che “Israele non consentirà alle navi di entrare in una zona di combattimento attiva e non permetterà la violazione di un legittimo blocco navale. Israele è ancora pronto a impegnarsi in qualsiasi accordo costruttivo per trasferire gli aiuti in modo legale e pacifico. Qualsiasi ulteriore rifiuto metterà la responsabilità sugli organizzatori della flottiglia”.
L’avvertimento di Crosetto
Lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha detto che le unità navali italiane non svolgono funzioni di scorta, né usciranno dalle acque internazionali, qualora la flottiglia dovesse decidere di forzare il blocco israeliano. “Un blocco che privi i civili di cibo, medicine e aiuti è proibito. Un blocco che danneggi in modo sproporzionato la popolazione civile è proibito. Israele non ha alcuna autorità legale sulle acque di Gaza: appartengono alla Palestina”, replicano dalla Global Sumud Flotilla.
I legali della Flotilla diffidano il governo italiano
E non è finita. Il team legale della Global Sumud Flotilla Italia ha presentato una diffida nei confronti del governo italiano. I legali in particolare invitano a “inviare immediatamente comunicazioni diplomatiche formali e pubbliche al governo israeliano, sollecitando la non interferenza con le navi della Global Sumud Flotilla, e la protezione delle imbarcazioni, del loro carico di aiuti umanitari, e dei passeggeri; condannare fermamente e prevenire qualsiasi ulteriore tentativo o atto di intercettazione delle navi e di detenzione dei loro passeggeri; riconoscere ed affermare lo status di missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, dichiarando che qualunque intercettazione, atto violento, ferimento, arresto o rapimento di cittadini italiani costituisce un atto ostile e illegittimo ai sensi del diritto internazionale. In difetto, saranno adite le competenti sedi giurisdizionali nazionali ed internazionali”, avvisano i legali in qualità di difensori di fiducia di 49 cittadini italiani, tutti partecipanti alla missione umanitaria internazionale.
“Per chi prosegue il viaggio con la Flottiglia resta valido l’avviso iniziale, pubblicato su www.viaggiaresicuri.it, che l’iniziativa è sconsigliata. Chi la intraprende si assume in proprio tutti i rischi e sotto la sua personale responsabilità”, si legge in un messaggio inviato dalla Farnesina.
La mossa del M5S: le navi Frontex scortino la Flotilla
Intanto qualcosa si muove dall’Europa. Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ha annunciato che “insieme a ben 58 europarlamentari di The Left, Greens, S&D e dei Non iscritti, che ringrazio, abbiamo inviato una lettera a Ursula Von der Leyen per chiedere un intervento urgente di Frontex”. Per scortare le imbarcazioni della Flotilla e fare arrivare gli aiuti umanitari a Gaza.