Sardegna, due nuovi casi di West Nile a Oristano: salgono a 37 i contagi nell’isola nel 2025

Un uomo e una donna ultraottantenni colpiti dal virus. La ASL 5 avvia disinfestazioni e rinnova l’appello alla prevenzione contro le zanzare

Sardegna, due nuovi casi di West Nile a Oristano: salgono a 37 i contagi nell’isola nel 2025

Due nuovi casi di febbre del Nilo sono stati registrati oggi in Sardegna dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ASL 5 di Oristano. A risultare positivi al virus West Nile sono due pazienti ultraottantenni: un uomo residente a Oristano, attualmente ricoverato all’ospedale San Martino, e una donna di Baratili San Pietro, visitata al Pronto Soccorso dello stesso ospedale e già dimessa con terapia a domicilio.

Con questi due episodi, salgono a 37 i casi sintomatici confermati nel 2025 in Sardegna, tutti concentrati nella provincia di Oristano, dove si registrano anche due decessi legati al virus.

L’ASL ha già avviato l’indagine epidemiologica per circoscrivere le aree di residenza dei pazienti e permettere la disinfestazione entro un raggio di 200 metri dalle abitazioni coinvolte, misura ritenuta fondamentale per contenere la diffusione del contagio.

Sardegna, due nuovi casi di West Nile a Oristano: salgono a 37 i contagi nel 2025

“Ancora una volta raccomandiamo, in particolare alle persone fragili e anziane, di adottare tutte le misure di prevenzione e protezione dalla zanzara, insetto che trasmette il virus della West Nile”, ha dichiarato Maria Valentina Marras, direttrice del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ASL 5 di Oristano.

Tra le misure consigliate figurano l’uso di repellenti, l’installazione di zanzariere, la rimozione di ristagni d’acqua e la protezione durante le ore serali, quando le zanzare sono più attive.

La febbre del Nilo è una malattia virale trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette. Nella maggior parte dei casi provoca sintomi lievi, ma può diventare grave per le persone anziane o con fragilità immunitarie. Le autorità sanitarie locali mantengono alta la vigilanza per monitorare eventuali nuovi focolai nella regione.