Eindhoven, fermati e espulsi 180 tifosi del Napoli: annullati i biglietti per la Champions League

Circa 180 tifosi del Napoli fermati e poi espulsi da Eindhoven prima della sfida di Champions League contro il Psv.

Eindhoven, fermati e espulsi 180 tifosi del Napoli: annullati i biglietti per la Champions League

Tensione alla vigilia della sfida di Champions League tra Psv e Napoli. Circa 180 tifosi partenopei sono stati fermati nella notte a Eindhoven e successivamente espulsi dalla città olandese, dopo aver violato la zona di sicurezza istituita dal sindaco Jeroen Dijsselbloem in vista dell’incontro di questa sera.

Secondo quanto riportano le autorità locali e le agenzie di stampa nederlandesi, il gruppo di sostenitori azzurri avrebbe ignorato le richieste della polizia di lasciare il centro cittadino. Gli agenti sono intervenuti per evitare possibili disordini, portando i tifosi nella stazione di polizia di Mathildelaan per l’identificazione e gli interrogatori. Non si sarebbero verificati scontri o episodi di violenza, ma le forze dell’ordine hanno voluto agire in via preventiva per garantire la sicurezza pubblica.

Eindhoven, fermati e espulsi 180 tifosi del Napoli: annullati i biglietti per la Champions League

Le autorità di Eindhoven hanno spiegato che i tifosi sono stati arrestati per violazione del regolamento comunale sugli assembramenti. Tra le persone fermate ci sarebbero anche alcuni sostenitori privi di biglietto per la partita. Tutti i ticket dei tifosi coinvolti sono stati annullati e gli atti dell’operazione sono stati trasmessi alla Questura di Napoli per valutare l’eventuale emissione di daspo.

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che su X ha scritto: “Sto seguendo il caso dei tifosi del Napoli fermati a Eindhoven. L’Ambasciata all’Aja ha già inviato del personale ed è presente anche la Digos italiana. La polizia olandese allontanerà i tifosi senza biglietto”.

La partita di Champions League tra Psv e Napoli, valida per la terza giornata della fase a gironi, resta dunque sotto stretta sorveglianza da parte delle autorità locali, che hanno predisposto misure di sicurezza rafforzate per prevenire ulteriori tensioni.