Dimagrire con i famarci basati sulla semaglutide: cosa c’è da sapere su benefici, rischi ed effetti collaterali

Scopri tutto sulla semaglutide, il farmaco sempre più discusso per la perdita di peso: benefici reali, rischi ed effetti collaterali

Dimagrire con i famarci basati sulla semaglutide: cosa c’è da sapere su benefici, rischi ed effetti collaterali

Negli ultimi mesi, la semaglutide è sulla bocca di tutti e non anima soltanto il dibattito tra gli specialisti in diabetologia. Sui social, infatti, si fa un gran parlare dei nuovi farmaci per dimagrire basati sulla semaglutide che si stanno imponendo come una soluzione facile e rapida per perdere i chili in eccesso. Ma che cos’è la semaglutide? a cosa serve realmente? e, soprattutto, quali sono i benefici e quali i rischi?

Cos’è il semaglutide e come agisce

La semaglutide è una molecola originariamente sviluppata per la cura del diabete mellito di tipo 2. I suoi nomi commerciali più noti in Italia sono Ozempic® e Wegovy®: quest’ultimo è specifico per la terapia dell’obesità. Si tratta di un agonista del recettore GLP-1, capace di ridurre la fame e regolare il metabolismo, facilitando una perdita di peso significativa rispetto alle terapie tradizionali.

La somministrazione avviene tramite iniezione sottocutanea, generalmente una volta a settimana.

Benefici documentati: non solo dimagrimento

Diversi studi clinici, alcuni condotti anche in Italia, confermano che semaglutide consente una perdita di peso media tra il 10% e il 20% in pochi mesi. Ma non è tutto: tra i benefici osservati figurano la riduzione del rischio cardiovascolare (fino al 20% negli individui sovrappeso o obesi), una minore probabilità di insufficienza renale e una diminuzione di incidenza di alcune patologie come Alzheimer e disturbi psicotici.

I dati più recenti suggeriscono addirittura benefici “indipendenti” dalla perdita di peso, legati direttamente all’azione protettiva sul sistema cardiovascolare.​​

Effetti collaterali e rischi: cosa bisogna sapere

Ma proprio come accade per ogni farmaco, la semaglutide presenta anche dei rischi, che vanno conosciuti e monitorati attentamente:

  • Effetti collaterali più comuni: nausea, vomito, dolori addominali, pressione bassa, diarrea. Spesso si manifestano soprattutto nelle prime settimane di trattamento e tendono a diminuire nel tempo.​
  • Effetti più seri (rari): pancreatite (rischio aumentato fino al 146% rispetto al placebo), disturbi gastroenterici cronici, colelitiasi (calcoli alla colecisti), diverticolite, emorroidi, aumento della frequenza cardiaca.​
  • Rischi “sociali”: l’uso non controllato e “modaiolo” sui social comporta pericoli di abuso e può alterare la disponibilità di farmaco per chi ne ha realmente bisogno — problema segnalato anche dalle farmacie italiane.​

Indicazioni e prescrizione: cosa dice la legge italiana

In Italia, la semaglutide è rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale solo per il diabete tipo 2, mentre il trattamento dell’obesità i farmaci che la sfruttano devono essere pagati privatamente. Essendo un medicinale, la prescrizione deve avvenire sempre tramite medico specialista, che valuta il rischio-beneficio individuale.

Contrariamente a quanto si dice sui social, dove l’argomento viene trattato con eccessiva leggerezza, i medici sottolineano che la semaglutide non dovrebbe mai essere considerata come una scorciatoia per chi cerca soluzioni rapide o non è realmente obeso. Insomma i famarci basati su questa molecola, pur essendo considerati “sicuri” dagli studi clinici fin qui eseguiti, ​devono essere assunti sotto indicazione del medico e solo ed esclusivamente nei casi in cui c’è effettivamente bisogno di un aiuto farmacologico.

Il futuro dei farmaci per dimagrire

Quel che è certo è che il panorama dei nuovi farmaci anti-obesità, come la semaglutide, è in costante evoluzione. Del resto le ricerche degli ultimi tempi sembrano suggerire la possibilità di combinare semaglutide con altre molecole per migliorare ulteriormente i risultati e ridurre alcune complicanze a lungo termine.

Tuttavia, come sottolineano i medici, è essenziale ricordare che nessun farmaco – nemmeno quelli basati sulla semagluitide – può sostituire uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata.