Parigi, 27 nov. (askanews) – Reintrodurre un nuovo servizio militare, come fatto da Germania e Francia, su base volontaria? Ecco cosa ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto da Parigi, dopo l’incontro con l’omologa francese, mentre il tema torna al centro del dibattito europeo. “Penso che se la visione che noi abbiamo del futuro è una visione nella quale c’è minore sicurezza, una riflessione sul numero delle forze armate, sulla riserva che potremmo mettere in campo in caso di situazioni di crisi, va fatta”, ha detto. “Noi abbiamo costruito modelli in Italia come in Germania, come in Francia, negli anni scorsi che riducevano il numero dei militari. In questa nuova situazione tutte le nazioni, non soltanto le nostre, tutte le nazioni europee, mettono in discussione quei modelli che avevamo costruito 10-15 anni fa e tutti stanno pensando di aumentare il numero delle Forze armate. Ognuno ha un suo approccio diverso, alcuni hanno addirittura ripristinato la leva, voi sapete che in alcuni paesi come la Svizzera la parte della riserva in qualche modo comprende tutti i cittadini fino a oltre 50 anni – lo stesso sistema di Israele – ma la Svizzera da 500 anni non ha una guerra. Anche noi in Italia dovremmo porci il tema di una riflessione che in qualche modo archivi le scelte fatte di riduzione dello strumento militare e in qualche modo porti a un suo aumento, ci sono motivi di sicurezza che secondo me rendono importante farlo. La mia idea è di portare in discorso parlamentare, un disegno di legge e farlo discutere al Parlamento. Le regole in questo settore, le regole nel settore della difesa devono essere più condivise possibili e nascere proprio nel luogo di rappresentazione del popolo, per cui più che è un decreto legge, più che è un disegno di legge governativo da imporre al Parlamento, io penso a una traccia che il ministero della difesa se la concorderà in Consiglio dei ministri, lo porterà in Parlamento perché venga discussa, aumentata, integrata e in qualche modo costruisca uno strumento di difesa per il futuro che ha bisogno non soltanto di più uomini, ma anche di regole diverse. Faccio un esempio stupidissimo, ma per farvi capire, in Italia per fare un bunker ci vogliono le stesse autorizzazioni e la stessa tempistica che servono per aprire una fabbrica di gelati: non penso che siano i tempi in cui si possano avere stesso trattamento per cose così diversamente importanti per il Paese”, ha chiosato.
27/11/2025
20:56
20:56