L’appello a Meloni contro i nuovi condoni: “Grave errore l’ennesima sanatoria”

Legambiente, Libera, Acli, Arci, Imu e Azione cattolica scrivono a Meloni per chiedere di evitare nuovi condoni edilizi.

L’appello a Meloni contro i nuovi condoni: “Grave errore l’ennesima sanatoria”

Un appello quasi disperato, per dire no a nuovi condoni. I presidenti di Legambiente, Libera, Acli, Arci, Imu e Azione cattolica italiana si rivolgono alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per chiederle di evitare che venga commesso un “grave errore”, perché l’Italia “non ha bisogno di un nuovo condono edilizio ma di norme che permettano di mettere in campo un grande piano di rigenerazione urbana che renda progressivamente tutti gli edifici meno energivori, meno pericolosi” e più efficaci nel rispondere a rischi climatici e naturali.

L’appello contro i nuovi condoni

Nella lettera, riportata dal Sole 24 Ore, le associazioni mettono nel mirino gli emendamenti alla Manovra che contengono diverse proposte di condoni edilizi. E ricordano come le regioni meridionali siano già “fortemente penalizzate dall’abusivismo edilizio”, un fenomeno che è in crescita dal 2022 del 9,1%. Tanto che l’Istat definisce l’incidenza delle costruzioni illegali come “insostenibili”, con ben 48,2 case abusive ogni 100 immobili costruiti regolarmente.

Nell’appello viene ricordato il monitoraggio civico svolto da Legambiente nel 2023, a cui hanno risposto 435 Comuni delle cinque regioni più a rischio: Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Lazio. Quel che è emerso è che solo il 15,3% delle oltre 70mila ordinanze di demolizione emesse dal 2004 al 2022 è stato eseguito. Numeri che “richiedono interventi forti e significativi, per il ripristino della legalità, della sicurezza e della tutela dell’ambiente”.

Ovvero “l’esatto contrario di quanto rischia di accadere se, in ragione dell’esigenza di rimediare a errori di carattere normativo fatti vent’anni fa dalla Regione Campania, dovessero essere approvati gli emendamenti alla legge di Bilancio 2026 per la definizione di un nuovo, ennesimo condono edilizio”. Vedremo se il governo accoglierà l’appello.