La verità sull’omicidio di Ciro Esposito

Dalla Redazione

Sembra delinearsi la dinamica dell’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito. La perizia sembra non lasciare scanso ad equivoci dopo il ritrovamento di polvere da sparo sui guanti del tifoso della Roma Daniele De Santis, in arte Gastone. Ma secondo i tecnici del Racis, il reparto di investigazione scientifica dell’Arma dei carabinieri, “Si ritiene che De Santis, sopraffatto dagli aggressori, ferito e sanguinante, con le mani sporche del suo stesso sangue abbia impugnato l’arma ed abbia esploso i quattro colpi ferendo i tifosi napoletani”.

Le oltre seicento pagine di atti stanno facendo emergere sempre più particolari sul quel pomeriggio di sangue che ha preceduto la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, e in cui alcuni tifosi della Roma si sono scontrati su viale Tor di Quinto, a pochi metri dallo stadio, con quelli partenopei, che hanno riportato tre feriti.

Dalla perizia si apprende che De Santis era stato raggiunto da un gruppo di supporter partenopei dopo aver provato a chiudere, evidentemente senza risultati, il cancello del vialetto che porta al circolo culturale Ciak, dove si trova la sua abitazione; lì caduto a terra sarebbe stato aggredito, con ingenti perdite di sangue. A quel punto avrebbe estratto la pistola colpendo a morte Esposito. Ma sulla vicenda restano ancora molti nodi da sciogliere. La perizia è stata depositata in Procura a Napoli.