A Bagnoli serve la più grande bonifica d’Europa

Siamo davanti a una storia di 30 anni: per Bagnoli ora servono 650 milioni per la bonifica più grande di tutta Europa.

A Bagnoli serve la più grande bonifica d’Europa

Siamo davanti a una storia di 30 anni: per Bagnoli ora servono 650 milioni per la bonifica più grande di tutta Europa. Ieri per la prima volta dall’insediamento di questa Amministrazione si è tenuto un consiglio monotematico conquistato dai comitati che erano presenti in aula.

Siamo davanti a una storia di 30 anni: per Bagnoli ora servono 650 milioni per la bonifica più grande di tutta Europa

A confermare la somma per riavere un mare balneabile è stato il sindaco Gaetano Manfredi che ha relazionato in qualità di Commissario straordinario: “la costituzione della struttura commissariale e la risoluzione di contenziosi che hanno permesso lo sblocco di terreni precedentemente inutilizzabili e ora prevediamo l’avvio di attività temporanee in infrastrutture sequestrate, come Porta del Parco, e i progressi nella bonifica dell’amianto e del Parco dello sport”.

Manfredi ha poi evidenziato “l’approvazione di iniziative in aree bonificate, come Città della Scienza e il Parco tecnologico dell’ambiente, oltre a usi temporanei in spazi recuperati”, ha quindi confermato un “quadro chiaro delle attività in corso e dei costi, impegnando tutte le risorse disponibili. L’orientamento per il futuro – ha detto – è l’inserimento di clausole sociali per favorire l’impiego di personale locale nei prossimi bandi, con corsi di formazione in preparazione”.

L’Osservatorio popolare ha chiesto garanzie sulle clausole sociali e sul mare

L’Osservatorio popolare su Bagnoli denuncia su alcuni nodi critici: “ ci sono le pressioni di gruppi che ogni giorno battono i pugni sul tavolo per conservare le proprie rendite di posizione, ci sono le ambiguità sulle clausole sociali, c’è il mancato adeguamento del piano sulla base della nuova crisi da bradisismo e la zona rossa, c’è la mancata copertura finanziaria per gli interventi post-bonifica ed i rischi di privatizzazione aggressiva dell’area”. Dai comitati si pone l’accento sulle clausole sociali come ha ribadito anche Antonio Bassolino per cui è una “questione chiave” insieme alle bonifiche e alle risorse necessarie.

Dopo le parole del primo cittadino sono arrivati gli interventi che hanno messo in luce i nodi ancora irrisolti da 30 anni. Tra le fila della maggioranza il consigliere Gennaro Esposito sottolinea la questione della “colmata da rimuovere” e quella “delle cubature in un’area che è dentro la zona rossa dei Campi Flegrei”. Dalle fila dell’opposizione Forza Italia con Ines Savastano ha chiesto “che venga istituita una commissione consiliera speciale composta da maggioranza e opposizione”. Per Ciro Borriello del Movimento 5 Stelle va indicata “l’importanza di valutare anche varianti urbanistiche”.