“A Gaza diffusione delle malattie aumentata del 150% in tre mesi a causa del blocco agli aiuti umanitari”, l’accusa di Oxfam a Israele

“A Gaza diffusione delle malattie aumentata del 150% in tre mesi a causa del blocco agli aiuti umanitari”, l'accusa di Oxfam a Israele

“A Gaza diffusione delle malattie aumentata del 150% in tre mesi a causa del blocco agli aiuti umanitari”, l’accusa di Oxfam a Israele

La Striscia di Gaza è “sull’orlo della catastrofe sanitaria”. A lanciare l’allarme è Oxfam, che in un nuovo rapporto denuncia un’impennata nella diffusione di malattie facilmente prevenibili, aggravata da condizioni igieniche estreme e dal blocco quasi totale degli aiuti umanitari imposto da Israele.

Secondo i dati raccolti dall’organizzazione, negli ultimi tre mesi si è registrato un aumento medio del 150% delle infezioni causate dall’utilizzo di acqua sporca e contaminata. I casi di dissenteria sono aumentati del 302%, quelli di diarrea acquosa del 150%, mentre l’ittero ha visto un incremento del 101%. “Numeri comunque sottostimati – precisa Oxfam – perché la maggior parte dei due milioni di palestinesi intrappolati a Gaza non ha accesso alle poche strutture sanitarie ancora funzionanti”.

Il report descrive una popolazione stremata da 21 mesi di conflitto e privazioni: scarsità cronica di acqua e cibo, sfollamenti continui, mancanza di servizi igienici e sanitari. “A Gaza fa sempre più caldo – ha dichiarato Bushra Khalidi, responsabile policy di Oxfam nei Territori Palestinesi Occupati – non c’è più acqua pulita, si vive in spazi sovraffollati e insalubri. Un terreno fertile per epidemie che, seppur prevenibili, possono diventare letali. Serve agire ora, prima che sia troppo tardi”.

“A Gaza diffusione delle malattie aumentata del 150% in tre mesi a causa del blocco agli aiuti umanitari”, l’accusa di Oxfam a Israele

Dal 2 marzo scorso, Israele ha imposto un blocco pressoché totale agli accessi nella Striscia, impedendo l’ingresso e la distribuzione di gran parte degli aiuti umanitari. Il risultato è che le scorte essenziali a Gaza sono ormai esaurite, mentre oltre 420 mila pallet di aiuti restano fermi nei magazzini della regione, impossibilitati a raggiungere la popolazione.

Si tratta di tende, alimenti, integratori contro la malnutrizione, farmaci salvavita e prodotti per l’igiene che, secondo Oxfam, coprono una superficie pari a 101 campi da calcio. Anche gli aiuti predisposti dall’organizzazione – 110 mila colli di taniche, potabilizzatori, materiali per servizi igienici, pannolini, sapone e cibo – sono bloccati e inaccessibili.

“Senza un cessate il fuoco totale e permanente, e senza la riapertura immediata di tutti i valichi, la risposta umanitaria rischia di restare impotente – ha sottolineato Khalidi – È necessario rimuovere subito ogni ostacolo burocratico e politico per salvare vite umane”.