A Ligresti telefonava pure Alfano

dal Fatto Quotidiano

Dopo il caso Cancellieri-Ligresti potrebbe scoppiare un caso Alfano-Ligresti. C’è anche una telefonata tra l’attuale ministro dell’Interno Angelino Alfano e Salvatore Ligresti, l’ex patron di Fonsai sotto processo a Torino e indagato a Milano. Ed è proprio dal capoluogo lombardo che indaga sui trust lussemburghesi che sarebbero riconducibili all’imprednitore che spunta una conversazione che è stata captata dalla polizia giudiziaria.

L’intercettazione, che emerge dopo la nuova chiusura del filone d’indagine del pm di Milano Luigi Orsi, è relativa al 28 maggio 2011 e nel colloquio tra i due si fa riferimento a una cena a Roma. All’epoca dei fatti, Alfano era ministro della Giustizia nel governo Berlusconi. Quando lo scorso autunno scoppiò lo scandalo che ha coinvolto l’attuale Guardasigilli – che si era interessata alla detenzione di Giulia Maria Ligresti, figlia di Salvatore – il vicepremier era sceso in campo in difesa della collega di governo esprimendo solidarietà all’ex prefetto parlando di vicenda strumentalizzata. Dalle carte milanesi era anche emerso che don Salvatore era stato a colloquio con Silvio Berlusconi per raccomandare la Cancellieri che avrebbe voluto rimanere nel suo incarico di prefetto prima di essere chiamata da Mario Monti al governo.

La telefonata, che dura 2 minuti e 27 secondi, è avvenuta alle 19.42 del 28 maggio di due anni fa, quando non si sapeva ancora dell’indagine aperta nei confronti di Ligresti.

Ecco la conversazione integrale depositata tra gli atti del filone di indagine.

La segreteria del Ministro contatta l’Ing. Ligresti e gli passa il Ministro Alfano.

Ing.: Illustre. volevo sapere quanti siete?

Ministro: Allora.. ma lei è con sua moglie o è solo?

Ing.: Come?

Ministro: Lei è con sua moglie o è solo?

Ing.: No io c’è mio figlio, mia figlia, mia moglie non c’è perché è dovuta rimanere a Milano.

Ministro: Se vuole che io venga da solo se no io sono con mia moglie e con un amico.

Ing.: No.. no da solo, quanti siete perché ho fatto fare un tavolo grande quindi più siete e meglio è.

Ministro: Ma.. suo figlio scusami suo figlio non doveva uscire con la Geronzi con Mezzaroma e tutti gli altri.

Ing.: Si.. e va bene mio figlio anche se non c’è non è un problema…poi verranno dopo.

Ministro: Va bene.. va bene allora noi siamo in tre a che ora dobbiamo arrivare alle nove, alle otto e mezza. A che ora preferisce lei.

Ing.: Dalle otto e mezza alle nove si, ma se avete degli amici. delle … potete portarli qui il tavolo è grande.

Ministro: No.. no.. tranquillo.

Ing: Così ne siamo nel ristorante dell’albergo per cui c’è .. è grande.

Ministro: No.. no.. tranquillo siamo io mia moglie e questo mio amico che era nostro ospite stasera e quindi .. e lo portiamo.

Ing: Ma comunque puoi portare non c’è problema .. ci sono un pò … allargati.

Ministro: No non c’e problema.

Ing.: Va bene.

Ministro: Fai una cosa… non avevo altra organizzazione se non dare ospitalità a questo amico caro con cui ci troviamo

Ing.: Ma certo, ma con piacere.

Ministro: Non c’è problema, senta .. allora e ci vediamo entro le nove noi siamo là. Mia moglie è uscita quando rientra (voci sovrapposte).

Ing: Ma anche i vostri amici quelli li che devono venire

Ministro: Quelli ancora a Milano sono se lei non gli dà la casa non possono venire qua.

Ing.: ride.

Ministro: ride ..

Ministro: quelli ancora a Milano abitano bè o meglio di fine settimana perché di settimana lui lavora qui da me.

Ing.: Sì..sì me l’ha detto… me l’ha detto…

Ministro: Va bene.

Ing.: Ecco qui il panorama è bello quindi se anticipate un pochettino per fare un giro… è bello.

Ministro: Va bene va bene.

Ing.: Ok a dopo, grazie.

Ministro: Buona serata arrivederci.

Ing.: Altrettanto arrivederci.