Senza censura

A Napoli un Natale senza luminarie

Vedere Napoli al buio in molte strade e per la prima volta al ponte dell’Immacolata senza luminarie natalizie è stata una brutta immagine.

A Napoli un Natale senza luminarie

A Napoli il Natale ha un’atmosfera magica. I vicoli, le strade, i presepi, gli odori, le voci, le luci, le luminarie… Vedere Napoli al buio in molte strade e per la prima volta al ponte dell’Immacolata senza luminarie natalizie è stata una brutta immagine che si accompagna alla totale assenza di governo della città e dei servizi pubblici da parte della giunta Manfredi. Perché non sono state messe le luminarie di Natale? Mancano i soldi? No, le casse comunali sono abbondanti, come lo dimostrano anche i tanti incarichi al cerchio magico politico elargiti dall’amministrazione Manfredi.

Con tutti i turisti venuti a Napoli grazie al lavoro negli ultimi anni, la tassa di soggiorno ha portato molti denari che debbono essere reimpiegati proprio per l’immagine della città. Perché, allora, non è stata programmata a tempo l’installazione delle luminarie? Per mancanza di amore ed impegno per la città? Sicuramente, ma forse non solo. Come mai la giunta Manfredi non ha impiegato la somma cospicua messa a disposizione tempestivamente dalla Camera di Commercio di Napoli? Perché non è stata fatta la gara di appalto per l’affidamento del sevizio visto che la somma messa a disposizione era così cospicua che lo imponeva? Corrisponde al vero che si è arrivati sotto sotto al Natale per non spendere quelle somme con procedura di evidenza pubblica ed impiegare invece altre somme con affidamenti diretti?

Sono forse maldicenze dei corridoi del palazzo, ma sta di fatto che le luminarie saranno messe pochissimi giorni prima di Natale e solo in alcune parti della città. Se questo lo si poteva accettare quando si “friggeva il pesce con l’acqua” per mancanza di soldi, ai tempi del “grasso che cola” tutto ciò è inaccettabile. Ma basta camminare per Napoli per rendersi conto di una città con un doppio volto, senza armonia ed anima: da una parte, i napoletani, il popolo, i turisti che sull’onda del riscatto di Napoli animano le strade, dall’altra parte un governo locale inesistente da ogni punto di vista dei servizi. È come un’orchestra sinfonica senza direttore d’orchestra. Chi l’ha visto il direttore? Qualcuno gli ha detto che impegno e sacrificio richiede fare il Sindaco di Napoli? Ma che orgoglio, emozione, amore e passione dovrebbe provare.

Ormai sembra una partita persa, il potere non è al servizio della città e del popolo, ma è solo potere per il potere. C’è il buio a San Giacomo, come nelle strade di Napoli… adda passà ‘a nuttata, direbbe il Maestro.