A Roma il Movimento è all’ultimo stadio. Ora scoppia il giallo Berdini. Smentita la rottura tra Raggi e l’assessore, ma il caso è stato montato ad hoc dai 5 Stelle

A Roma il Movimento è all'ultimo stadio. Ora scoppia il giallo Berdini. Smentita la notizia di dimissioni dell'assessore. Ma la velina sa di M5S

Alla fine pare che l’allarme sia rientrato. Ma le antenne alzate e le sirene spiegate restano. Perché nel Movimento 5 Stelle capitolino la domanda che ci si fa ora è sempre la stessa: chi ha passato ai giornali – e nella fattispecie all’AdnKoronos – una velina, di fatto, infondata? Verosimile, certo, ma palesemente infondata. Perché , pur essendo ormai risaputo nei corridoi di Palazzo Senatorio che non scorre ottimo sangue tra l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini e l’entourage di Virginia Raggi, che lo stesso Berdini voglia uscire, è una notizia destituita di fondamento e, non a caso, prontamente smentita dai diretti interessati. Ma quel che conta (e questo era il risultato che si voleva raggiungere) è che la notizia abbia portato malessere in giunta. Già, perché secondo quanto riferito da fonti vicine al Movimento romano, non è assolutamente vero che la sindaca lunedì si sarebbe riunita con i suoi fedelissimi per “far fuori” uno degli uomini più indipendenti della sua squadra di governo (Berdini, appunto), su un tema molto delicato per le sorti della Capitale e della giunta pentastellata, com’è lo stadio della Roma.

Resta però il giallo su chi abbia potuto passare alla stampa la velina. Il timore, dicono in ambienti pentastellati, è che sia qualcuno interno allo stesso Movimento. Questo perché soltanto un interno poteva sapere che ieri c’è stata una riunione di maggioranza ma, come riferito ieri dal capogruppo M5S al Campidoglio Paolo Romano, “tutti possono confermare che non si è parlato dell’assessore Berdini”. LaNotizia, ovviamente, ha provato a raccogliere opinioni e indiscrezioni dai consiglieri, ma per ora le bocche sono cucite. E l’unica linea che passa è quella dei vertici: “Berdini è uomo di giunta, si lavora nella stessa direzione”. Insomma, allarme rientrato, perlomeno in apparenza. Ma è indubbio che il fatto stesso che sia arrivata alla stampa la notizia di Berdini vicino alle dimissioni, ha creato un sospetto che aleggia tra membri di giunta e di maggioranza di consiglio. Giunta che, dopo il caos di settembre, soltanto da due mesi è tornata completa, con l’arrivo del segretario generale Paolo Mileti.

I vantaggi di Raggi – Resta un grosso punto interrogativo, però, sul silenzio della stessa Raggi che non si è nemmeno servita della sua pagina Facebook per smentire l’indiscrezione. “Nessuno dice che in qualche modo la velina possa tornare utile alla Raggi”, dice la fonte a 5 Stelle a LaNotizia. Pure se la sindaca fosse, per così dire, “innocente”, se il malumore dovesse tradursi in sue dimissioni, per la Raggi sarebbe l’occasione per nominare qualcuno più “allineato”, rispetto a Berdini, con cui già ci sono stati momenti di forte frizione. Al convegno dell’Ance (“Roma è ferma”, disse l’assessore) o sulle Olimpiadi, per le quali Berdini non ha mai chiuso radicalmente come poi fatto dalla Raggi. E ora il pomo è lo stadio. Altro tema su cui la sindaca si gioca buona parte della sua credibilità.