Accise più alte per il diesel, arriva una nuova stangata sui carburanti: quanto costerà in più un pieno

Il governo fa cassa con le accise sui carburanti: l'aumento del diesel porterà un costo aggiuntivo di 81 euro l'anno per gli automobilisti.

Accise più alte per il diesel, arriva una nuova stangata sui carburanti: quanto costerà in più un pieno

Una nuova stangata per le famiglie e, in particolare, per gli automobilisti e i motociclisti italiani. La Manovra approvata dal Consiglio dei ministri interviene anche sulle accise per il carburante, alzando quella sul diesel e abbassando quella sulla benzina. Un doppio intervento che non è a somma zero, perché le automobili a gasolio in Italia sono circa tre milioni in più rispetto a quelle a benzina.

Anche il ministero dell’Ambiente, nel momento del primo riallineamento tra i prezzi negli scorsi mesi, aveva infatti spiegato che questa operazione porta più soldi nelle casse dello Stato. Perché le accise e l’Iva sul diesel fruttano più di quelle sulla benzina. Ma cosa cambierà concretamente con questa mossa per gli automobilisti e quanto costerà in più un pieno?

Accise su benzina e diesel, cosa cambierà nel 2026

La bozza della Manovra circolante in queste ore prevede il riallineamento tra le accise di benzina e diesel. Nel 2026 le accise saranno, per entrambe, a quota 672,90 euro ogni mille litri. Per arrivare a questi valore bisognerà aumentare di 4,05 centesimi il costo delle accise per il diesel e di abbassare della stessa cifra quelle sulla benzina.

Come ricorda Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, “prevedere la stessa accisa per diesel e benzina significa voler far cassa, se non sarà allineata a un livello inferiore rispetto a 672,90 euro per mille litri ora previsti. A dirlo non siamo noi ma il ministero dell’Ambiente che, nel varare il precedente riordino, lo ha scritto nero su bianco nel decreto”.

Quanto costerà di più un pieno

Questo adeguamento ha intanto un primo rischio da considerare: quando i prezzi devono essere rialzati, i distributori intervengono subito. Ma non succede lo stesso per i ribassi. Lo abbiamo già visto in primavera, quando successe la stessa cosa ma il prezzo della benzina scese molto meno di quanto avrebbe dovuto. Il rischio è che avvenga la stessa cosa anche ora. Rialzi pieni, ribassi a metà.

Dona ricorda ancora: “Alla previsione di maggiori entrate, va aggiunto poi che, come da noi all’epoca denunciato, i soliti furbetti del Quartierino se ne approfittarono e la partita di giro tra chi, avendo un’auto a gasolio, avrebbe dovuto pagare 1,50 centesimi in più al litro, 1,83 conteggiando anche l’Iva al 22% e chi, avendo un’auto a benzina, avrebbe dovuto pagare 1,83 euro in meno, non ci fu. In autostrada, per la benzina self service si registrò una ridicola riduzione di 0,1 cent (-5 cent per un pieno di 50 litri), mentre il gasolio rincarò di 1,5 cent al litro (+75 cent per un pieno), ossia 15 volte tanto”.

Il rischio di una stangata è quindi dietro l’angolo. Ma quanto costerà in più, rispetto a ora, il diesel? Per ogni litro il costo aggiuntivo è di 4,94 centesimi, considerando sia le accise che l’Iva che diventerebbe più alta proprio per l’aumento delle accise. Il Codacons stima che l’aumento della tassazione, considerando anche l’Iva, porterebbe a pagare un pieno di gasolio da 50 litri 2,47 euro in più di oggi. Il maggior esborso annuo sarebbe, calcolando due pieni al mese, di 59,3 euro. A cui sommare l’incremento di maggio, per un rincaro complessivo annuo di 81,1 euro.