Affitti proibitivi ai fuori sede, Bologna supera Roma ma Milano resta la più cara

Gli affitti sono sempre più proibitivi per i fuori sede: a Milano servono 626 euro per stanza, ma prezzi record anche a Bari e Palermo.

Affitti proibitivi ai fuori sede, Bologna supera Roma ma Milano resta la più cara

Quando a maggio le tende degli studenti, in protesta contro il caro case, erano state piazzate davanti al suo ministero, la ministra per l’Università e la ricerca, Anna Maria Bernini, aveva rivendicato che il suo governo aveva messo contro l’emergenza abitativa “quasi 1 miliardo” nella legge di Bilancio. “E poi – dichiarava – abbiamo aggiunto 7.500 posti letto dai fondi del Pnrr”. Aggiungendo di aver chiesto la collaborazione di tutti, a partire dal demanio, dai sindaci metropolitani per mettere a disposizione gli immobili dismessi.

Non solo non è stato fatto nulla di tutto questo, ma due mesi dopo, a luglio, per sbloccare la terza rata del Pnrr, il governo ha deciso di rinunciare a oltre 500 milioni di euro spostando sulla quarta rata gli obiettivi mancati, ovvero i 7.500 nuovi posti letto negli studentati che l’Italia non è riuscita ad assicurare entro l’anno scorso. Una beffa per gli studenti che con il nuovo anno accademico si ritrovano ad affrontare una situazione ancora caratterizzata da rincari dei prezzi delle case. L’ultimo rapporto di Immobiliare.it certifica che la domanda continua a crescere: la richiesta per le singole è salita del 27% rispetto al 2022, ed è aumentata anche l’offerta (+34%).

Affitti, la classifica dei rincari

A Milano frenano i rincari degli affitti per i fuori sede ma la città dove è partita la protesta degli studenti universitari in tenda rimane la più cara d’Italia, con un costo medio delle stanze singole di 626 euro al mese. Roma vede una crescita della domanda del +55% ma la buona notizia è che il canone ferma la sua corsa rimanendo a 463 euro al mese per una singola. Aumenta l’offerta di alloggi nelle tre città a forte vocazione universitaria come Bologna, Padova e Venezia (+33%, +30% e +47% rispettivamente).

Sui prezzi delle stanze singole Bologna supera per la prima volta Roma: per una stanza tutta per sé bisogna mettere a budget 482 euro. In quarta posizione c’è Firenze con i suoi 435 euro. Quasi appaiate Modena e Bergamo, 412 euro e 411 euro rispettivamente. Superano, appena, la soglia dei 400 euro anche Padova e Verona. Poco al di sotto di questa cifra, chiudono la top10 Venezia (396 euro) e Brescia (385 euro).

Diversa la situazione per i prezzi del posto letto in doppia: se il capoluogo lombardo conserva la prima posizione a 348 euro, al secondo posto si trova invece Roma con 272 euro. Terza posizione per Napoli, fuori dalle prime 10 per le singole, a 258 euro. Seguono Firenze (255 euro) e Bologna (249 euro). Sesta Padova a 231 euro, seguita da Modena dove un posto letto costa 226 euro di media. Tra i 220 e i 210 euro, infine, le città di Torino, Verona e Pavia, che supera di poco la città di Venezia, fuori quindi dalla top10.

Alcune città registrano oscillazioni importanti dei prezzi. È il caso di Bari che rispetto al 2022 guadagna ben il 29%. Prezzi in aumento, del 18%, anche a Brescia e Palermo. Parma e Pescara vedono un incremento del canone della singola del 16% in un anno. Sono invece principalmente le sedi universitarie più note a mostrare un rallentamento della corsa dei prezzi, quando non una diminuzione: è il caso di Padova, dove i prezzi in un anno sono scesi del 12%, ma anche Firenze e Trento, al -4% e -2% rispettivamente. La città di Siena si attesta al -1%, mentre Roma non mostra variazioni rispetto allo scorso anno. La stessa Milano, la più veloce di sempre nella corsa ai rincari, nel 2023 ha visto crescere i prezzi ‘’solo’’ dell’1%, Bologna dell’8%.