Al Governo per il cambiamento. Grillo blinda Conte leader M5S. Il progetto concordato insieme all’ex premier. Di Maio: “Potremo tornare a essere la prima forza politica del Paese”

Al Governo per il cambiamento. Grillo blinda Conte leader M5S. Il progetto concordato insieme all’ex premier. Di Maio: “Potremo tornare a essere la prima forza politica del Paese”

Un nuovo M5S, di lotta ma allo stesso tempo di Governo, in grado di portare avanti le battaglie storiche del Movimento e allo stesso tempo di saperle tradurre in provvedimenti utili a cambiare realmente la vita del Paese, con l’ex premier Giuseppe Conte alla guida di un simile progetto e senza temere la fuga in avanti di Davide Casaleggio. Alla luce anche dell’incontro avuto a Marina di Bibbona, in Toscana, con l’avvocato del popolo, sembra questa la visione di Beppe Grillo, l’unico reale e costante punto di riferimento sia per gli attivisti che per le truppe parlamentari pentastellate, deciso a continuare a giocare e soprattutto a far giocare ai 5S una partita da protagonisti.

IL FACCIA A FACCIA. Domenica scorsa l’ex presidente del consiglio, Giuseppe Conte, si è recato, in Toscana, sulla costa degli etruschi, nella villa di Grillo e con l’elevato ha fatto il punto sul progetto di “reingegnerizzazione” del Movimento, che il fondatore e garante gli ha affidato. Un nuovo M5S, per ripartire con più slancio. Sono ancora lontani i tempi per dire addio al Movimento, nonostante da sempre si sia definito biodegradabile, pronto dunque a sparire una volta apportati al Paese i cambiamenti ritenuti necessari quando è nato.

E Conte è della partita. Non arretra e mantiene la parola data, come ha assicurato anche la scorsa settimana lo stesso Grillo. Per rendere concreto un progetto del genere, però, c’è ovviamente bisogno di tempo. Il tempo invece stringe per prendere una decisione sui rapporti tra i pentastellati e Rousseau, la creatura di Davide Casaleggio, la piattaforma indicata sempre come base per la democrazia diretta. Il figlio del cofondatore, Gianroberto, va avanti con il suo Manifesto per un ritorno alla purezza delle origini e la maggioranza pentastellata nella scelta di Governo. I rapporti vanno così ridefiniti. “Il Movimento 5 stelle nelle prossime ore, al più tardi entro la settimana, deciderà se continuare a mantenere questo rapporto, eventualmente in che termini, e ci si sta lavorando”, assicurano fonti pentastellate.

L’ALTRA STRADA. Proprio Casaleggio intanto ieri ha rilanciato il suo Manifesto Controvento, che presenterà domani, e ha rivendicato sul Blog delle stelle la funzione di Rousseau non come “strumento”, ma come “ecosistema” della democrazia partecipata. Ieri inoltre l’Associazione Rousseau è torna a rifiutare l’idea di essere relegata al ruolo di “fornitore di servizi” che gli è stato offerto come possibile soluzione del conflitto. “Rousseau – è stato sottolineato in un post – non è uno strumento o un media da utilizzare per il voto, ma rappresenta una architettura digitale della partecipazione, un ecosistema vivo che conferisce il potere decisionale ai cittadini permettendo loro un reale e attivo esercizio dei diritti di cittadinanza digitale.

In questa delicata e fondamentale funzione, è necessario definire, pubblicamente e definitivamente, lo spazio di azione attraverso il quale poter esercitare pienamente un ruolo di garanzia di metodi e di processi trasparenti e condivisi e per poterlo fare in maniera indipendente”. Per i parlamentari pentastellati una posizione che, unita allo stesso Manifesto, rappresenta una scelta politica da parte di Rousseau, “fuori dal ruolo di fornitore di servizi previsto nel Codice etico e nel regolamento del Comitato di garanzia del M5S, dove si parla di piattaforme tecnologiche”. Difficile che tra Casaleggio e i 5S torni il sereno. I vecchi equilibri si sono rotti e la fatica è ora tutta nel costruirne di nuovi.

“Conte – afferma dalle colonne dell’Avvenire il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – ha deciso di portare avanti insieme a noi un progetto rifondativo dentro un perimetro specifico definito dai valori europei ed euroatlantici. E, al contempo, con una visione innovativa su obiettivi da lui condivisi quando era al governo, a partire dall’esigenza di adeguare ambiente e sistema produttivo alle nuove opportunità. M5s è in una fase di grande rilancio, sono molto ottimista. Vedo molta compattezza, saremo protagonisti anche i prossimi dieci anni. Con Conte nei 5 stelle credo che potremo tornare a essere la prima forza politica del Paese”.