Alitalia non paga gli stipendi. Domani protesta dei lavoratori al Mise. No dei sindacati alla compagnia “Bonsai”

Domani i lavoratori di Alitalia e Cityliner manifesteranno a Roma davanti al Mise. I sindacati chiedono un vero rilancio della compagnia aerea.

Alitalia non paga gli stipendi. Domani protesta dei lavoratori al Mise. No dei sindacati alla compagnia “Bonsai”

I lavoratori di Alitalia e Cityliner manifesteranno domani alle 9.30 a Roma, nei pressi del ministero dello Sviluppo Economico. La manifestazione è stata organizzata  unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo per “l’incertezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo”.

“Diciamo no ad una compagnia di bandiera ‘bonsai’ ed ai ricatti delle lobbies europee. Chiediamo un vero rilancio di Alitalia per il paese e per tutti i lavoratori”, sottolineano le organizzazioni sindacali. “Senza risposte dal Governo sul presente e il futuro di 11 mila lavoratori e delle loro famiglie a rischio sostentamento – annunciano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – la protesta proseguirà ad oltranza”.

“Dispiace vedere come alcuni sindacalisti strumentalizzino vicende e sofferenze personali. Nel rispetto dei diritti di ognuno e fermo restando che nell’ambito delle proprie competenze il Mise tutelerà i diritti di tutti, si vuole però chiarire che non è questo ministero l’interlocutore naturale e appropriato per i manifestanti che domani intendono venire in via Molise”.

“Per chiedere chiarimenti i sindacati dovrebbero andare al Mef – aggiunge il Mise – che ha titolarità decisionali su Ita e sul relativo personale da assumere. Per quanto riguarda questo ministero si ricorda che nei’ prossimi giorni ci sarà un incontro tra sindacati e commissari straordinari che danno attuazione al programma e prendono decisioni anche sul pagamento degli stipendi dei dipendenti. In ogni caso il Governo italiano sta tutelando al massimo gli interessi del Paese”.

Si è appreso oggi che gli stipendi di marzo non sono stati ancora pagati, già febbraio era arrivato in ritardo così come quello di dicembre. Le retribuzioni di marzo avrebbero dovuto essere accreditate ai lavoratori sabato scorso. Il 26 marzo la Commissione europea ha dato disco verde a 24,7 milioni di euro per compensare i danni sofferti a causa dell’impatto della pandemia tra il primo novembre e il 31 dicembre. Al momento, riferiscono fonti sindacali, non ci sono state comunicazioni da parte di Alitalia. L’incontro tra organizzazioni sindacali e i commissari, più volte rinviato, è in programma mercoledì.

Nei giorni scorsi (leggi l’articolo) il commissario Giuseppe Leogrande, che da settimane lancia l’allarme sulla situazione della cassa, aveva evidenziando anche un altro problema: non solo il commissario non è in grado di anticipare la cigs (che coinvolge oltre 6.800 dipendenti fino a settembre 2021), ma l’Inps non sta erogando le integrazioni della retribuzioni già autorizzate.