L’allarme dei medici stranieri in Italia. In Libia reclutati 1.600 minori come combattenti. Le ragazze vengono segregate e usate come schiave sessuali

In Libia vengono reclutati ragazzi molto giovani prelevati dai centri di detenzione per migranti

Circa 1.600 minori, di cui la metà provenienti da centri per migranti libici, sarebbero stati reclutati come combattenti, dall’inizio della nuova ondata di scontri armati in corso in Libia dal 4 aprile. “È un fenomeno che purtroppo già esiste da tempo: vengono reclutati ragazzi molto giovani, sia libici che di altri Paesi, reduci dalla guerra in Siria o africani che vengono prelevati dai centri di detenzione per migranti” dichiara Foad Aodi (nella foto), presidente dell’Associazione dei medici stranieri in Italia (Amsi) e consigliere di Omceo Roma. “Milizie di entrambi gli schieramenti sfruttano le persone presenti nei centri – spiega -. Le ragazze che non riescono a fuggire vengono segregate e usate come schiave sessuali, alcune di loro hanno dovuto abortire”.