La tratta degli esseri umani è un’emergenza criminale. Oltre 300 gli indagati ogni anno in Italia. Il 60% accusati di aver ridotto persone in schiavitù, il 36% coinvolti nella stessa tratta e il 4% responsabile addirittura dell’acquisto di schiavi. L’allarme è stato lanciato ieri, nel corso di un’audizione in Commissione Schengen, dal ministro della giustizia, Alfonso Bonafede. Il guardasigilli ha inoltre precisato che le principali forme di sfruttamento riguardano la prostituzione, con le donne come vittime nel 77% dei casi, e lo sfruttamento lavorativo, un dramma invece “prettamente maschile”. Numeri che tra l’altro non rendono la reale entità del fenomeno: “La scarsa collaborazione delle vittime e le difficoltà oggettive, come la ridotta cooperazione dei Paesi di origine, la mancanza di interpreti e risorse da investire costituiscono la regione della accertata sproporzione”. Per contrastare la tratta Bonafede punta così soprattutto sugli accordi con i paesi di provenienza dei migranti.
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