Altro che senatore semplice, il Pd è in mano a Renzi: “Ora Lega e 5S diventano la Casta”. E Orfini attacca Minniti sui migranti: “I suoi allarmi hanno favorito Salvini”

E meno male che aveva detto di essere un senatore “semplice”. Matteo Renzi parla ancora da leader. E continua a dettare la linea al Pd come se fosse ancora segretario del partito. “Adesso loro diventano il potere, loro diventano l’establishment, loro diventano la casta. Non hanno più alibi, non hanno più scuse, non hanno più nessuno cui dare la colpa. È finito il tempo delle urla: tocca governare. Ne saranno capaci? Auguri e in bocca al lupo a tutti noi”, assesta il colpo al nascituro Esecutivo giallo-verde lo sprezzante ex (?) leader dem nella sua ultima e-news. “Sarebbe estremamente facile per noi giocare sulle incoerenze che caratterizzano la nuova maggioranza – aggiunge -. Ci hanno spesso rinfacciato le mie contraddizioni, a cominciare dal non aver abbandonato la politica dopo il referendum”.

Ma non è tutto. E’ sempre Renzi a indicare la linea del partito schierato sul fronte dell’opposizione. “Noi dobbiamo pensare a costruire un’opposizione degna di questo nome e prepararci a costruire l’alternativa se loro falliranno, quando loro falliranno – gufa Renzi –. Adesso tocca a loro. Noi faremo l’opposizione civile perché una democrazia ha bisogno anche dell’opposizione civile. E ci prepareremo al futuro. Che arriverà prima del previsto, ne sono convinto”. Sempre che ci sia ancora il Pd, viste le indiscrezioni sul piano di Renzi (già pronto) per dare vita ad un nuovo soggetto politico sul modello francese del macroniano (microniano, ironizzano i detrattori) En Marche! E tanto per non farsi mancare nulla, come se la rissa sfiorata in Assemblea non bastasse, ci si mette pure l’altro Matteo, al secolo Orfini, a gettare altra benzina sul fuoco.

Con un attacco frontale al ministro uscente degli Interni, Marco Minniti, fino a ieri portato a modello delle politiche sull’immigrazione targate Pd. “Su alcune cose abbiamo bisogno di approfondire: ad esempio se andiamo in tv a dire che l’immigrazione mette a rischio la sicurezza di questo Paese, che è una sciocchezza, poi la gente alla fine crede a Salvini – dice ospite di Carta Bianca -. Mi riferisco a Minniti, ma lo sa, ne abbiamo parlato a lungo”. Evidentemente, i fischi incassati sabato scorso in Assemblea non gli sono bastati.