Alzare gli stipendi per frenare la fuga dei medici

La proposta dell'Istituto Mario Negri per evitare il collasso degli ospedali: alzare gli stipendi per frenare la fuga dei medici.

Alzare gli stipendi per frenare la fuga dei medici

Ci sono stati 37 miliardi di tagli in dieci anni senza distinzioni tra partiti politici e il sistema sanitario arranca ogni giorno di più. Che fare? Per Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri bisogna aumentare i salari “del 30%” per evitare che medici e infermieri scelgano di andare a lavorare nel privato dove guadagnano molto di più.

“Non c’è dubbio che medici e infermieri sono sottopagati rispetto ai loro colleghi europei. Mancano 80mila infermieri”, spiega Garattini a La Stampa chiedendo anche lo stop all’intramoenia. “Nel sistema pubblico – dice Garattini – le liste d’attesa sono lunghissime. Se invece si fa ricorso all’intramoenia, dopo una settimana si ottiene l’appuntamento. Tutto questo è contro la Costituzione che afferma che tutti i cittadini hanno diritto alla salute”.

Stipendi più alti per evitare la fuga dei medici

Stipendi più alti in cambio dell’esclusiva per lo Stato? “Bisogna cancellare questo scambio tra pubblico e privato. I dipendenti pubblici non devono svolgere attività al di fuori del settore pubblico – rimarca Garattini – In nessuna azienda si lavora un po’ dentro e un po’ per un concorrente. E bisogna ottimizzare l’impiego dei medici. Ci sono medici di medicina generale che non sono dipendenti del sistema sanitario nazionale. È assurdo”.

Secondo Garattini “le nuove generazioni sono sempre meno interessate a specializzazioni che prevedono un impegno molto più gravoso come anestesia, chirurgia, medicina d’emergenza. […] Bisognerebbe smettere di chiedere a chi svolge queste professioni una dedizione da missionari e differenziare le retribuzioni, garantendo stipendi più elevati a chi svolge attività che richiedono maggiore impegno”.