Apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale, minacce e vilipendio delle forze armate: sono queste le accuse rivolte alle persone interessate dalle 24 perquisizioni effettuate dalle prime ore del mattino a Ferrara nei confronti di altrettanti indagati. Il provvedimento è stato emesso dalla procura del capoluogo estense ed è stato eseguito dalle Digos delle città di Ferrara, Bologna e Ravenna. Presenti al momento delle perquisizioni anche gli operatori specializzati della polizia postale per analizzare il materiale informatico oggetto di sequestro.
L’operazione denominata “Bravi ragazzi” arriva dopo un’indagine partita da una cena avvenuta prima di Natale: in quell’occasione un gruppo di persone si è ritrovato in un ristorante inneggiando a Hitler e al nazismo. Trovati anche volantini con contenuti simili e con minacce nei confronti della polizia. Le perquisizioni servono proprio a capire se si tratti di un episodio isolato o se le azioni del gruppo sono più strutturate.
Apologia di fascismo, la cena di Natale inneggiante al nazismo e le perquisizioni
In occasione della cena avvenuta a Ferrara, gli indagati si sono presentati sul posto in uniforme arancione e hanno distribuito volantini inneggianti a Mussolini e Hitler. Avrebbero, inoltre, minacciato di morte alcuni clienti che tentavano di interrompere i cori razzisti e filo-nazisti. Sul posto sono intervenute le volanti della questura di Ferrara, ma gli indagati – tutti tra i 20 e i 30 anni – hanno continuato a intonare cori razzisti. Le perquisizioni della mattina hanno portato al sequestro di uniformi, armi bianche, volantini e materia di propaganda fascista. Verranno inoltre svolti approfondimenti sui dispositivi elettronici sequestrati.
