ArcelorMittal vuole dialogare con il Governo. Nella notte lungo faccia a faccia tra Conte e i vertici della multinazionale. Ora l’obiettivo è un nuovo piano industriale per l’ex Ilva

Lungo faccia a faccia sulla vertenza ex Ilva, nella notte, tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli, e Lakshmi e Aditya Mittal, per conto della multinazionale ArcelorMittal. “I signori Mittal – ha fatto sapere Palazzo Chigi al termine della riunione – si sono resi disponibili ad avviare immediatamente una interlocuzione volta a definire un percorso condiviso sul futuro delle attività dello stabilimento ex Ilva. L’obiettivo è pervenire alla elaborazione di un nuovo piano industriale che contempli nuove soluzioni produttive con tecnologie ecologiche e che assicuri il massimo impegno nelle attività di risanamento ambientale”.

“È stata anche valutata la possibilità – scrive ancora il Governo -, in questo nuovo progetto, di un coinvolgimento pubblico in ragione dell’importante ruolo dell’Ilva nell’economia italiana. Il Governo è disponibile a sostenere questo processo anche con misure sociali, ove mai necessarie, in accordo con le associazioni sindacali. L’obiettivo è giungere presto a un accordo e a questo fine il Governo inviterà i commissari dell’Ilva ad acconsentire a una breve dilazione dei termini processuali e a un rinvio dell’udienza fissata per il prossimo 27 novembre dinanzi al Tribunale di Milano, alla sola condizione che ArcelorMittal assicuri di mantenere il normale funzionamento degli impianti e garantisca la continuità produttiva anche durante la fase negoziale”.

“Non abbiamo discusso di scudo penale – ha spiegato lo stesso Conte – ma di come risolvere il problema del polo industriale che in prospettiva ha rilievo per l’intero sistema manifatturiero nazionale. Voi giornalisti siete interessati a quello, a me come decisore politico preoccupa molto di più e sono concentrato sull’obiettivo di ottenere un piano industriale sostenibile. Chiederemo ai commissari di acconsentire ad una breve dilazione dei termini giudiziari in modo da ottenere il rinvio dell’udienza, lasciando in pregiudicato qualsiasi diritto di difesa posponendo semplicemente l’udienza in modo da consentire che si realizzi questa interlocuzione. Siamo disponibili a concedere questo differimento a condizione che ArcelorMittal assicuri il normale funzionamento degli impianti”.

“Già ieri abbiamo lavorato intensamente in Consiglio dei ministri – ha aggiunto il presidente del Consiglio – perché abbiamo iniziato a realizzare i primi significativi progetti per Taranto città. Lo abbiamo chiamato ‘cantiere Taranto’ perché riguarda i cittadini che da anni soffrono e attendono risposte. Ma non può essere solo il governo, dobbiamo farlo tutti insieme. Ed è per questo che posso già ringraziare molti dei nostri campioni nazionali che si sono già prodigati a portare dei progetti che metteremo insieme ad altre misure di competenza normativa del governo. E torneremo a Taranto con un pacchetto integrato che confidiamo sia di rilancio per l’intera città”.