Sanremo Giovani, sei finalisti: “Paura e gioia, sognando l’Ariston”

Roma, 10 dic. (askanews) – Tanta emozione, adrenalina alle stelle, ma anche paure e timori. Sicuramente la voglia di godersela e di arrivare fino in fondo, dando il massimo. Sognando il palco dell’Ariston.Sono sei i finalisti di Sarà Sanremo. A calcare il palcoscenico del Teatro del Casinò di Sanremo, il 14 dicembre in prima serata su Rai 1, saranno Antonia, Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Seltsam, Senza Cri e Welo. Ma solamente due guadagneranno il pass di “Nuove Proposte”, mentre altri 2 giovani finalisti saranno espressi da Area Sanremo e accederanno di diritto a Sanremo 2026, sempre nella categoria “Nuove Proposte”.”E’ un’emozione nuova, tutto ciò che è nuovo nella vita ci piace, ci affascina – racconta Welo -. Il mio brano (Emigrato, ndr) è un grido di un popolo, una manifestazione di qualcosa che merita più luce, più visibilità. Speriamo che il messaggio abbia sempre più una vetrina adeguata”.”La musica è lo specchio della società – prosegue – penso che la musica possa anche lanciare dei messaggi positivi”. “L’attesa aumenta il desiderio, bisogna anche un po’ godersela. Sono carico, determinato e vedremo come andrà”, dice Welo.”L’emozione è tantissima, c’è molta serenità”, racconta Angelica Bove, che interpreta il brano “Mattone”. “C’è la voglia e l’esigenza di esprimere un forte dolore che per me è stato, ed è ancora oggi, un dolore che si sta evolvendo e si evolve sempre di più, quindi è un’esigenza”. “La musica ha sempre dimostrato di essere un ponte molto funzionale all’unione, anche un modo di essere ‘umani’ sempre di più”.L’attesa? “Generalmente la vivo sempre molto male – dice Angelica – però devo dire in questo caso la vivo bene perché è talmente tanto quello che accadrà domenica, talmente nell’apice di emozioni che mi preservo e sono tranquilla”.Senza Cri interpreta “Spiagge”. “Provo tanto entusiasmo, tanta energia positiva, voglio vivermi questa esperienza intensamente, così come va vissuta”, racconta. Il messaggio del brano? “Vivere, lasciarsi attraversare delle emozioni senza paura alcuna”, spiega. “La musica ha cambiato la storia, io mi ci attacco con tutta la forza del mondo; è quella cosa che anche se ti assalgono i problemi, ti aiuta a celebrare la vita”.Seltsam si presenterà sul palco domenica per la finalissima con il brano “Scusa mamma” con “tante emozioni e un pizzico di sindrome dell’impostore” ma anche “tanta felicità”. “‘Scusa mamma’ un titolo abbastanza enunciativo – dice – ho provato a chiedere scusa a mia mamma per ogni volta che l’ho delusa ma non solo, anche per tutte le volte che non le ho chiesto scusa anche quando non avrei dovuto”. “La musica è unione – sottolinea Seltsam – ed è quello che manca in questo momento. Sono cose purtroppo più grandi di noi. Poche parole e più fatti. Questo è forse la cosa migliore”.”Sono molto emozionata – dice da parte sua Antonia – e cercherò di fare del mio meglio come al solito. Non vedo l’ora”. “Con il mio brano ‘Luoghi perduti’ vorrei dire alle persone che non è mai troppo tardi per rimediare ai propri sbagli, che ci vuole il coraggio, occorre avere coraggio per sacrificare le cose, per avere cose migliori”. “La musica è la cosa più forte, l’arte è la prima cosa per comunicare con tutte le persone, non c’è in mezzo di comunicazione migliore di questo”, conclude Antonia.”Sono molto contento, sto provando un mix di sentimenti anche contrastanti – confessa Nicolò Filippucci – ho tanti sentimenti nuovi però sono felice, molto contento”.Il brano “Laguna” “parla di una storia, una storia d’amore, di una relazione che purtroppo è finita e quindi racchiude un po’ tutti quei sentimenti, quei pensieri, quelle emozioni di quando qualcosa finisce”, spiega Nicolò, svelando due dei gesti scaramantici che compie ogni volta che si esibisce. “Ci sono due cose che faccio sempre: la prima è indossare sempre le stesse mutande – racconta – e la seconda è che prima di cantare faccio dei salti, tipo preriscaldamento come i centometristi”.