Non si placa l’incubo Isis in Belgio. “L’attacco di ieri a Charleroi, in Belgio, è stato effettuato da uno dei soldati dello Stato islamico in risposta agli appelli a colpire i cittadini dei Paesi che appartengono alla coalizione crociata”. Ecco come l’Isis ha rivendicato l’attacco di sabato 6 agosto avvenuto nella cittadina belga, in cui un uomo armato di machete ha ferito al volto due poliziotte al grido di “Allah Akbar.” A diffondere il messaggio è Amaq, agenzia dell’autoproclamato Califfato. Già nel giorno dell’attacco il premier Charles Michel aveva parlato di possibile matrice terroristica dell’attentato.

Intanto è stato riconosciuto il killer, ucciso da un terzo agente dopo l’attentato. Si tratta di un cittadino di nazionalità algerina di 33 anni in Belgio in modo illegale dal 2012.

Non solo. Michel ha assicurato che nell’incontro avuto con i servizi di sicurezza sono state prese misure supplementari e ha spiegato che “nei prossimi giorni verranno organizzati incontri con i sindacati per valutare eventuali misure supplementari per la sicurezza dei poliziotti“. “Noi restiamo comunque in allerta – ha aggiunto – Ci siamo confrontati con una nuova situazione in questi mesi non solo in Belgio ma in tutta l’Europa”.

La paura, ora, è che Daesh prenda di mira anche Rio, in questi giorni in cui, causa Olimpiadi, si concentra nella città brasiliana un altissimo numero di persone.