Beni di Stato, fisco ed energia. Nuova tornata di nomine. Giochi ancora aperti per i vertici di Gse e Sogei. In Invimit la Spitz verso l’ennesima conferma

La partita delle nomine di Stato è tutt’altro che finita. Tra domani e dopodomani si gioca il destino di almeno altre tre società del ministero del Tesoro

La partita delle nomine di Stato è tutt’altro che finita. Tra domani e dopodomani, infatti, si gioca il destino di almeno altre tre società del ministero dell’economia guidato da Giovanni Tria. Insomma, il capitolo non si chiude certo dopo i pur decisivi passaggi in Cassa Depositi, Ferrovie dello Stato e Rai. Domani, 2 agosto, sono fissate le assemblee di Sogei e Gse, più volte rinviate nei giorni scorsi nel tentativo di trovare una quadra. Il giorno dopo, venerdì, sarà la volta di Eur Spa. Solo apparentemente si tratta di nomine “minori”. Di Sogei si parla poco, eppure è la società informatica del ministero dell’economia che gestisce la delicatissima anagrafe tributaria: un maxi archivio che, tra le altre cose, conserva più di 40 milioni di dichiarazioni dei redditi degli italiani. Non solo, la Sogei è stata coinvolta anche in molti progetti dell’Agenda digitale.

I nomi – Sulla tolda di comando, in qualità di Ad, c’è Andrea Quacivi, fedelissimo dell’ex numero uno della società, Cristiano Cannarsa, oggi Ad della Consip. In un certo periodo al Tesoro è anche circolato un piano di fusione tra Consip e Sogei, con lo scopo di creare un super braccio informatico del Tesoro (progetto molto caldeggiato da Cannarsa). Ora, tuttavia, l’idea sembra essere stata riposta in un cassetto. Voci da via XX Settembre danno in uscita Quacivi, ma l’esito non è scontato. Il Gse è invece la società che gestisce 16 miliardi l’anno di incentivi alle rinnovabili (argomento molto caro al Movimento 5 Stelle). In questo caso, salvo sorprese dell’ultima ora, sembra fatta per la nomina di Luca Dal Fabbro, manager che oggi siede nei Cda di Terna e Buzzi Unicem, oltre a essere Ad di Grt Group, società svizzera che in Italia ha l’ambizione di costruire impianti di trasformazione della plastica in combustibile poco inquinante. Il suo profilo, che dovrebbe andare a ricoprire il ruolo di presidente e Ad, sembra in grado di mettere d’accordo tutte le anime del Governo. Anche qui, però, non è detta l’ultima parola, visto il recente, ennesimo rinvio dell’assemblea. Eur Spa, il cui Ad è Enrico Pazzali, è una società al 90% del Tesoro proprietaria dei terreni su cui sorge la famosa Nuvola di Fuksas, ossia il nuovo centro congressi romano, mai decollato fino in fondo.

Gli altri – Ma in ballo c’è anche il rinnovo di Invimit, società del Tesoro che gestisce fondi immobiliari con conferimenti soprattutto da parte di enti locali e previdenziali. Qui le voci di corridoio danno per probabile la conferma di Elisabetta Spitz, già direttrice del Demanio e una delle artefici della nascita di Invimit. Proprio dal Demanio, invece, è in uscita il renzianissimo Roberto Reggi, che avrebbe già ricevuto l’“avviso di sfratto”. Qualcuno ipotizza al suo posto Stefano Scalera, super funzionario del Tesoro e anche lui già direttore del Demanio. Ma la partita resta apertissima. Anche perché, secondo alcuni progetti, in futuro Invimit dovrebbe agire proprio come braccio operativo del Demanio, in un percorso più convergente.