Berlusconi? Altro che uscita di scena

di Antonello Di Lella

Che siano domiciliari o servizi sociali una cosa è certa: Silvio Berlusconi potrà contare sul totale supporto di Emilio Fede. Un’attesa che si fa spasmodica nel giorno più lungo per il leader indiscusso di Forza Italia e anche per chi come l’ex direttore del Tg4 c’era già 20 anni fa quando Berlusconi decise di scendere in campo. E se come anticipato dal quotidiano Avvenire per Silvio dovessero aprirsi le porte dei servizi sociali in una casa di assistenza per anziani, secondo Fede, una certezza c’è: “Se questo dovesse capitare Berlusconi assisterebbe gli anziani con particolare amore. Io ero lì, al suo fianco, quando la madre Rosa morì. E lui metterebbe tutto il suo affetto nel ricordo straordinario della persona a cui era più legato su questa terra”. Se invece si pensa alle conseguenze politiche della decisione di oggi, la cosa da escludere nella maniera più assoluta, a parere di Fede, è un’uscita di scena di Berlusconi. “La decisione della giustizia non inciderà. Chi lo ha votato nutre un sentimento di solidarietà per lui. Nell’immaginario collettivo c’è bisogno di lui e, pertanto, la ricerca di vice, supervice è assolutamente inutile”. Fuori da ogni discussione, però, che da quello che accadrà oggi potranno sciogliersi tanti nodi all’interno di FI e delle altre forze moderate. “Si devono evitare frantumazioni e gelosie. La piantassero tutti di rompere le palle”, tuona Fede, “prima di tutto occorre coerenza ed unione. E poi, chi se non Berlusconi può essere il leader delle forze moderate”. Una teoria che, sostanzialmente, conferma anche quella di molti analisti politici che con il tramonto di Berlusconi ipotizzano anche la fine stessa di FI: “Non c’è un successore questa è la verità. Ma lui è determinatissimo ed ha già preparato nel dettaglio la campagna elettorale, e non per le europee, ma per le prossime politiche”. E sui transfughi del Nuovo centrodestra? “Spero lo siano a tempo determinato. Ci sono figure di valore e sono sicuro, da giocatore non pentito, che torneranno insieme. Ora”, sottolinea Fede, “vi è uno tsunami di simboletti, bunga e non bunga, mentre il Paese rimane costernato e ostaggio di personaggi che non hanno alcun interesse e mirano a tenersi soltanto la poltrona. Mentre Berlusconi manterrà gli impegni presi con Renzi nell’interesse dell’Italia”.