Berlusconi fa l’equilibrista. Ma un Nazareno bis sembra difficile. Soccorso a Renzi se modifica la legge elettorale. L’ultima carta del Cav per salvare Forza Italia ormai allo sbando

Che le idee in casa Forza Italia lo dicono i fatti. Dal mai più con il Governo Renzi al rilancio di un nuovo Patto del Nazareno passa davvero poco. Una vera e propria fase da equilibrista quella che Silvio Berlusconi sta portando in scena in questi giorni estivi. Un sostegno sulle Riforme dettato più che da reali convinzioni da un non sapere che direzione prendere. Con Raffaele Fitto pronto a lanciare il suo nuovo gruppo “Conservatori e Riformisti” (giovedì è il giorno previsto, ndr) da un lato e Denis Verdini dall’altro che ha già fatto intendere che i suoi potrebbero rappresentare una vera stampella per il premier, Matteo Renzi, in Senato (i primi segnali sono giunti già alla Camera con quattro verdiniani che hanno votato sì alla riforma della Scuola), di fedelissimi a Berlusconi ne restano ben pochi. Il partito azzurro versa nel caos totale. E delle vere e proprie linee guida stanno venendo meno ogni giorno di più. Visto che un giorno si dice tutto e il giorno seguente il contrario di tutto. Come su un nuovo Patto del Nazareno, appunto.

L’APERTURA
Direttamente da Arcore Berlusconi ha aperto i nuovi scenari: “Io una mano d’aiuto a Renzi la do, ma solo se la situazione precipita, non certo per fare le riforme che vuole lui”. Eppure molti dei suoi nei giorni scorsi si sono affannati a prendere le distanze dalla maggioranza. Non passa giorno, tanto per fare un esempio, che Renato Brunetta non inondi agenzie di stampa con dichiarazioni sprezzanti vero l’esecutivo. Detto questo sembra oggettivamente difficile che Forza Italia possa sedersi a discutere insieme al Partito democratico di Renzi. Una condotta che rischia di spiazzare anche gli elettori stessi. Insomma quella chiarezza che Berlusconi ha chiesto prima a Fitto e ora chiede a Verdini, viene meno spesso anche da alcune dichiarazioni rilasciate dal Cav e dai suoi in ordine sparso.

AVANTI TUTTA
Chi è con il capo senza se e senza ma è Maurizio Gasparri. Lui dubbi sembra proprio non averne. E, allora, meglio sottolineare la propria fedeltà al leader spiegando per bene il pensiero a riguardo di un nuovo Patto: “Possiamo utilizzare il metodo Rai anche su altri campi. Non penso, come sostiene Verdini, che Renzi non cambia mai idea”, ha affermato Gasparri in un’intervista al Quotidiano nazionale, a proposito dell’intesa sugli emendamenti alla riforma della Rai raggiunta da Fi e maggioranza al Senato. “Ricordo a Denis che, tenendo una posizione dignitosa e non prona, da sostenitori sgraditi come sembrano essere alcuni nel centrodestra, si può raggiungere qualche obiettivo. Non vedo gente che aspetta Verdini e i suoi pochi amici con gli striscioni per festeggiarli a Largo del Nazareno. Sulla legge elettorale”, ha continuato Gasparri, “noi pensiamo che si debba passare dal premio alla lista a quello alla coalizione. Così, facciamo la nostra battaglia, ma senza piattino in mano. Fittiani e verdiniani sono politicamente irrilevanti”.