Berlusconi insiste per la Casellati alla Giustizia. Dal Parlamento Europeo arrivano commenti negativi sui rapporti tra Putin e il Cavaliere

Berlusconi insiste per avere il via libera da Giorgia Meloni per una sua proposta nel nuovo Governo per il Ministero della Giustizia

Berlusconi insiste per la Casellati alla Giustizia. Dal Parlamento Europeo arrivano commenti negativi sui rapporti tra Putin e il Cavaliere

Berlusconi vorrebbe il via libera da Giorgia Meloni per la sua proposta della Casellati per un Ministero importante come quello della Giustizia. Inoltre, arrivano pesanti critiche dopo le dichiarazioni del Cavaliere sui rapporti rallacciati con il presidente russo Vladimir Putin.

Berlusconi, per la Casellati alla Giustizia ottiene l’ok dalla Meloni

Silvio Berlusconi insiste con Giorgia Meloni per avere l’ok per la Casellati al Ministero della Giustizia. “La Meloni ha detto di sì alla Casellati”, ha dichiarato il Cavaliere che poi ha fatto un elenco di ministri: “Ci saranno Tajani agli Esteri e vicepremier, Bernini alla P.a., Saccani all’Università, Pichetto all’Ambiente e alla Transizione ecologica e Casellati alla Giustizia”. Intanto, a quanto si apprende, il leader di Forza Italia ha incontrato Carlo Nordio, il deputato di Fdi che per la Meloni sarebbe perfetto per il ministero della Giustizia.

Tuttavia, “non mi sembra che le posizioni di Berlusconi in politica estera siano come quelle di Giorgia Meloni”, ha dichiarato a Montecitorio Fabio Rampelli, deputato Fdi, rispondendo ai giornalisti. Intanto, sulla nascita del nuovo governo: “La fiducia? Possibile martedì”, ha affermato il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Dal Parlamento Europeo arrivano commenti negativi sui rapporti tra Putin e il Cavaliere

Dopo le parole di Berlusconi sui rapporti riallacciati con il presidente Vladimir Putin arrivano commenti dal Parlamento Europeo. “Non è il momento di avere rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, Silvio Berlusconi gli rimandi indietro la vodka”, ha dichiarato Andrzej Halicki, capodelegazione del Partito popolare (Ppe) a Strasburgo.

In giornata sono arrivate anche le dichiarazioni di Paulo Rangel, vicepresidente del gruppo Ppe al Parlamento Europeo. “Penso che le parole di Berlusconi siano tristi per tutti gli europei che soffrono per la tirannia di Putin, ma sono opinioni personali che nulla hanno a che vedere con la posizione d’un partito e con la garanzia assoluta che offre un leader europeo come Tajani”, ha detto Rangel.

 

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