Bielorussia, morto il ministro degli Esteri Makei. Per Kiev è stato avvelenato

Bielorussia, morto il ministro degli Esteri Makei. la notizia è stata diffusa così all'improvviso con le prime reazioni da Kiev.

Bielorussia, morto il ministro degli Esteri Makei. Per Kiev è stato avvelenato

Bielorussia, morto il ministro degli Esteri Makei improvvisamente e per ora misteriosamente. Aveva 64 anni e una lunga carriera politica alle spalle. Da Kiev volano le prime accuse di avvelenamento. Tuttavia, la Bielorussia è da sempre un alleata della Russia.

Bielorussia, morto il ministro degli Esteri Makei

Morte improvvisa per il ministro degli Esteri della Bielorussia Vladimir Makei. Da oltre dieci anni ricopriva la carica nel Paese guidato da quasi trenta da Alexander Lukashenko. La sua carriera politica era iniziata fuori la Bielorussia, avendo lavorato nell’ambasciata bielorussa in Francia, e dal 2000 per otto anni è stato consigliere del presidente Lukashenko. Makei nei giorni scorsi aveva preso parte a una riunione dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto) a Erevan e aveva in programma un incontro con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, lunedì prossimo.

“Siamo scioccati”, ha scritto suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. C’è da dire che la Bielorussia è da sempre stata una Nazione alleate della Russia, anche nella guerra in Ucraina.

Per Kiev è stato avvelenato

Immediata è stata la reazione di Kiev dopo la notizia della morte del ministro degli Esteri bielorusso. Secondo le fonti ucraine probabile che sia stato avvelenato. “Vladimir Makei, 64 anni, ministro degli Esteri bielorusso, è morto. Si dice che potrebbe essere stato avvelenato. Makei era stato indicato come possibile successore di Lukashenko. Era uno dei pochi non sotto l’influenza russa. Le voci dicono che questo potrebbe essere un segno per Lukashenko”. Ha scritto su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino. Dunque, secondo l’Ucraina Makei sarebbe potuto diventare in futuro un ostacolo nel gioco di alleanza di Putin e così è stato eliminato prima del tempo. Accuse, dunque, pesanti che vanno sempre di più a complicare un conflitto che non vede per ora la fine.