Bombe russe su Kiev e Kharkiv. Ma l’Armata rossa non sfonda. Sale il conto delle vittime civili. Ora nel mirino di Mosca ci sono anche le basi con cittadini europei

In Ucraina si continua a morire. I civili in particolare continuano a cadere sotto i colpi dell’esercito russo.

Bombe russe su Kiev e Kharkiv. Ma l’Armata rossa non sfonda. Sale il conto delle vittime civili. Ora nel mirino di Mosca ci sono anche le basi con cittadini europei

In Ucraina si continua a morire (leggi gli articoli). I civili in particolare continuano a cadere sotto i colpi dell’esercito russo. Putin mostra i muscoli, minaccia chi aiuta Kiev, ma non sfonda. Anche ieri l’Armata Rossa, come evidenziato dallo stesso Pentagono, è apparsa in panne e il conflitto diventa ogni giorno di più una battaglia di logoramento, dove è difficilissimo portare persino gli aiuti umanitari.

Putin mostra i muscoli, minaccia chi aiuta l’Ucraina, ma non sfonda

Mosca ha bombardato l’aeroporto Antonov di Kiev (leggi l’articolo) e con le sue forze navali ha isolato l’Ucraina dal commercio marittimo internazionale. Il governatore della regione settentrionale di Rivne, Vitaliy Koval, ha poi fatto sapere che almeno nove persone sono state uccise e altre nove sono rimaste ferite nell’attacco aereo contro la torre televisiva. “Ci sono ancora persone sotto le macerie”, ha affermato

Da Washington, nonostante i proclami del presidente russo, precisano però che “rimane in una situazione di stallo” l’avanzata di “quasi tutte” le forze russe che si muovono verso la capitale ucraina. Nessuno sfondamento nonostante i tentativi di “far affluire le forze dietro gli elementi più avanzati”. E in stallo pure gli assalti alle città di Chernihiv e Kharkiv, con i russi che hanno spostato una forza con circa 50-60 veicoli blindati verso la cittadina di Izium, forse per bloccare il flusso delle forze ucraine che arrivano dall’ovest.

Gli ucraini continuano intanto ancora a difendere Mariupol, anche se la città martirizzata dagli attacchi di Mosca rimane del tutto isolata. Secondo fonti americane, infine, i russi non sono riusciti ad avvicinarsi maggiormente a Mykolaiv, da dove, una volta conquistata, potrebbero muoversi verso Odessa o, a nord, verso Kiev.

Putin sembra abbia ottenuto aiuti anche da Minsk. Secondo l’agenzia di stampa Ucraina Unian, che cita fonti locali, un grande convoglio di mezzi militari si starebbe infatti dirigendo dalla Bielorussia al confine con l’Ucraina. E i blindati, precisa l’Agenzia, potrebbero appartenere alla Russia. Gli Stati Uniti hanno detto agli alleati che la Cina avrebbe indicato la propria disponibilità ad assistere militarmente Mosca per sostenere l’invasione dell’Ucraina.

Mosca ha avvertito che verranno compiuti altri “attacchi mirati” contro le basi in cui vengono ospitati in Ucraina “mercenari stranieri”

Mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e altri esponenti di Kiev continuano a chiedere maggiore sostegno all’Occidente e la no-fly zone, il Cremlino anticipa che verranno compiuti altri “attacchi mirati” contro le basi in cui vengono ospitati in Ucraina “mercenari stranieri”, definendo così la base di Yavoriv, a poca distanza dal confine con la Polonia, colpita domenica.

“Sappiamo dove si trovano i mercenari stranieri in Ucraina. Continueremo a portare a termine contro di loro attacchi mirati”, ha affermato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov. “Diversi Paesi Occidentali stanno promuovendo il coinvolgimento di loro cittadini come mercenari nelle ostilità contro le forze russe in Ucraina”, ha aggiunto.

Come se non bastasse è inoltre in atto una deportazione di ucraini. Un’operazione che il generale Mikhail Mizintsev prova a definire una fuga volontaria, proseguendo nell’opera di disinformazione, fin dall’inizio affiancata alla battaglia sul campo. “Quasi 249mila ucraini, fra cui 55mila bambini, hanno lasciato il loro Paese, per trasferirsi in Russia grazie alle forze russe”, ha sostenuto l’ufficiale, aggiungendo che solo negli ultimi due giorni i profughi sarebbero stati 8.575, fra cui 1.292 bambini. I civili continuano così ad essere lo strumento utilizzato da Mosca per cercare di piegare l’Ucraina.