Bonaccini inizia a ritagliarsi un ruolo nel Pd nazionale. “Centrare i temi e i provvedimenti è l’unico modo per allargare la base sociale e il consenso del partito”

Nella direzione Pd che si è riunita ieri al Nazareno è arrivato anche Stefano Bonaccini, il vincitore dell’Emilia Romagna. Dopo tanti mesi di impegno in una dura campagna elettorale trasformata da Matteo Salvini in una sfida nazionale contro il governo, Bonaccini inizia a prendersi un ruolo nazionale nel partito. E fa un discorso molto politico, a tutto campo: “Io non mi rassegno a un partito tra il 20 e il 25% dei voti, perché così non saremo in condizione né di vincere, né di governare”. Il governatore ha poi ricordato che “centrare i temi e i provvedimenti è l’unico modo per allargare la base sociale e il consenso del partito. In Emilia Romagna abbiamo vinto nettamente tra i giovani, un patrimonio che va consolidato e rafforzato con politiche di apertura e opportunità”. Inoltre, “abbiamo vinto nelle periferie delle città, un altro segnale importante” e, dunque – ha concluso, “il nostro obiettivo deve essere tornare maggioranza anche tra i ceti popolari, medi e bassi, se vogliamo ridare forza alla democrazia e fiducia alle persone”.