Bonus 80 euro, tredicesima più alta a fine anno: ecco per chi e come potrebbe funzionare

Il governo pensa a un bonus da 80 euro in tredicesima per i redditi più bassi: un annuncio elettorale in vista delle europee.

Bonus 80 euro, tredicesima più alta a fine anno: ecco per chi e come potrebbe funzionare

Un bonus fino a 80 euro sulla tredicesima. Un regalo ai contribuenti con redditi inferiori ai 15mila euro che arriva poco prima delle elezioni europee e che inevitabilmente fa pensare a una mossa elettorale del governo guidato da Giorgia Meloni. Tanto più che la cifra non potrà essere realmente definita fino a novembre, quando si capirà se ci saranno davvero i soldi per attuarla.

Approda oggi in Consiglio dei ministri il decreto legislativo attuativo della delega fiscale che interverrà sui premi di produttività e sul bonus tredicesima per i redditi più bassi. Il provvedimento si concentra, in realtà, sulla revisione del regime impositivo Irpef e Ires sui redditi agrari, da lavoro dipendente, autonomo e d’impresa.

Ma è anche l’occasione per inserire un bonus da 80 euro prima delle elezioni. Per il momento il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha frenato sulle bozze in circolazione, sostenendo che siano ancora oggetto di revisione, soprattutto per una questione di equilibri di finanza pubblica. Ma intanto il regalo elettorale, in vista delle europee, potrebbe essere ufficializzato già oggi. 

Il bonus da 80 euro sulla tredicesima: a chi va e come funziona

Il bonus da 80 euro arriverebbe a fine anno sulla tredicesima. Non sarebbe riservato a tutti i redditi ma solamente a chi guadagna fino a 15mila euro lordi, a titolo di trattamento integrativo. Il bonus è ancora da confermare ma in ogni caso, almeno per ora, si parla di un incentivo valido solamente per il 2024, considerando le scarse risorse a disposizione del governo. Una seconda versione della bozza di decreto innalza il bonus fino a un massimo di 100 euro e per i redditi fino a 28mila euro, ma con una limitazione: potranno ottenerlo solamente i lavoratori con un coniuge e almeno un figlio, anche se nato fuori dal matrimonio.

Proprio per far quadrare i conti si pensare di portare dal 5% al 10% l’aliquota dell’imposta sostitutiva per i premi di produttività fino a 3mila euro lordi. Sarebbe un ritorno alle origini, considerando che solo nel 2023 e nel 2024 l’aliquota era scesa al 5%. 

Da definire, per quanto riguarda il bonus, ci sarà anche la cifra. Perché i conti, in realtà, si faranno a novembre e solo allora sarà possibile capire se ci sono davvero le risorse per dare 80 euro a tutti i lavoratori con redditi al di sotto dei 15mila euro o 100 euro con una platea limitata. Insomma, il bonus potrebbe essere anche più basso, ma intanto – in vista delle elezioni – l’importante è far passare il messaggio.