Borse, dopo il lunedì nero giornata di rimbalzi per i listini europei. Non si ferma il crollo dei mercati asiatici: Shanghai perde oltre il 6%

Continua la caduta libera dei mercati asiatici dopo il lunedì nero.  Aria di rimbalzo, invece, per quelli europei. Parte bene la seduta in Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 2,06% a 20.872 punti; in evidenza i titoli di Luxottica (+2,88%), Eni (+2,51%) e Bper (+2,71%). Spread Btp-Bund in lieve calo a 129 punti – Spread tra Btp e Bund in lieve calo all’apertura. Il differenziale tra il titolo italiano (rendimento 1,899%) e quello tedesco è a 129 punti, contro i 131 di ieri. Anche Londra fa segnare un buon rialzo con l’indice Ftse100 che guadagna l’1,49% a 5.987 punti. Positiva anche la Borsa di Francoforte dove l’indice Dax guadagna l’1,8%. Clima positivo anche a Paritgi con un rialzo del 2,1% per l’indice Cac40.

TRACOLLO ASIATICO
Vendite inarrestabili sui mercati asiatici. Tokyo chiude a -3,96%, mentre Shanghai perde il 6,06%. Più cauta Hong Kong (-1,06%), mentre Taiwan (+3,58%), la prima a chiudere, guida il gruppo del rimbalzo, seguita da Sidney (+2,42%), ancora aperta insieme a Seul (+0,92%). Lieve recupero per il petrolio che, però, resta sempre sotto i 40 dollari.  Il greggio americano con consegna a ottobre è salito fino a 39,13 dollari al barile, contro i 38,24 della chiusura di ieri sera.

IL PANICO DI IERI
Le Borse hanno rivisto il panico della grande crisi delle banche americane del 2008 o degli spread alle stelle del 2011. La frenata dell’economia cinese, insieme alle incertezze sulla reazione della Banca centrale Usa alla svalutazione della moneta di Pechino, si sono trasformate in un incubo sui mercati di tutto il mondo. L’avviso in Europa era arrivato all’alba, con i dati delle Borse asiatiche. Cadute rovinose, come quella di Shanghai con un inquietante -8,49% e Tokyo (-4,61%), che hanno subito messo sotto pressione le piazze finanziarie. Il proseguire della giornata è stato però un crescendo di paura e sfiducia, fino all’apertura di Wall Street quando le vendite hanno costretto molti titoli a bloccare le contrattazioni. Parigi e Milano hanno visto gli indici principali scendere oltre il 7%, mentre Atene ha superato i 10 punti di flessione. Poi in chiusura si è in piccola parte risaliti.