Botti di Capodanno per Truzzu. 800mila euro senza gara per il concertone di Mengoni

Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per il concerto di Capodanno non ha badato a spese. Conto da 1,1 milioni con il cachet per Mengoni.

Botti di Capodanno per Truzzu. 800mila euro senza gara per il concertone di Mengoni

Doveva essere la grande celebrazione del primo cittadino pronto a lanciarsi nella campagna elettorale per le regionali. Ma è stato un disastro. Parliamo del concerto di Capodanno di Marco Mengoni, organizzato a Cagliari dal sindaco Paolo Truzzu (aka “Trux”, come da tatuaggio sul braccio sinistro), l’uomo scelto da Giorgia Meloni per prendere il posto di Christian Solinas.

Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per il concerto di Capodanno non ha badato a spese. Conto da 1,1 milioni con il cachet per Mengoni

Un disastro di concerto, sia dal punto di vista dell’organizzazione del live (e non certo per colpa di Mengoni, estraneo all’intera vicenda), sia per l’iter macchinoso della sua organizzazione, passato tra affidamenti per oltre 800.000 euro dati senza gara; esclusive concesse da giganti della musica live (Live Nation) a srl nate solo l’anno prima e che fino ad allora avevano organizzato piccoli concerti e allestito alberi di Natale; bandi comunali aperti e lasciati in sospeso; autorizzazioni di sicurezza non pervenute, sanate solo con l’intervento di Truzzu stesso.

Un pasticcio che, a conti fatti, è costato alle casse della città di Cagliari la bellezza di 1,1 milioni di euro. Il live più oneroso della storia dei San Silvestro cagliaritani, che negli anni passati non avevano mai superato i 500.000 euro e avevano occupato 5 piazze della città, contemporaneamente. Organizzato negli stessi giorni nei quali il sindaco di Milano, Beppe Sala, preferiva far saltare il concerto in Piazza Duomo, ritenendo il costo di 1 milione di euro troppo alto in un periodo di crisi. Di parere diverso Truzzu (che non ha voluto rispondere alla domande de La Notizia), che ha sborsato senza problemi una cifra monstre per uno show “gratuito” al quale alla fine hanno potuto partecipare meno di 14.000 spettatori (in pratica 85 euro a biglietto). E che oltretutto non si è tenuto in Piazza dei Centomila come previsto, ma nel recinto della Fiera di Cagliari, togliendo così anche l’indotto alle attività commerciali della città. Ma un disastro soprattutto per come sono stati spesi quei soldi. Per capire come si è arrivati a oltre un milione, bisogna scartabellare nelle delibere comunali.

L’evento affidato alla F Group che fino ad allora aveva curato solo iniziative minori

Il tutto parte dopo l’estate, quando il Comune di Cagliari lancia una manifestazione di interesse per un “servizio di progettazione, organizzazione, promozione, allestimento e realizzazione dell’evento capodanno e festeggiamenti di fine anno 2023”. Tra i requisiti richiesti ai promoter, quello di “aver organizzato e realizzato nell’ultimo quinquennio almeno un evento avente natura analoga a quella dell’evento in oggetto, con un piano di sicurezza, emergenza e evacuazione commisurato alla partecipazione di almeno 14.000 persone”. Alla chiamate rispondono sei operatori.

Tuttavia gli uffici di Truzzu si muovono autonomamente, entrando in contatto con l’entourage di Mengoni. Occhio alle date: l’8 novembre il Comune di Cagliari chiede un preventivo a Live Nation, la quale risponde il 10 novembre, fissando il costo per il cantante a 250.000 euro + Iva, oltre ai costi per i trasferimenti. Ma nella missiva Live Nation avverte anche che “La Società F Group, con sede a Cagliari in via Sardegna 32, nella persona dell’Ad sig. Simone Ruscica è stata da noi incaricata di seguire tutta l’organizzazione e l’allestimento tecnico”.

Quindi il più grande promoter d’Italia certifica di aver dato l’esclusiva per l’organizzazione del solo live di Capodanno a una società semi-sconosciuta, la F Group, fondata nel 2022 e che fino a quel momento a Cagliari si era solo aggiudicata dal Comune l’appalto (senza gara) per allestire 2 alberi di Natale (valore 40 mila euro ) e che aveva organizzato due concerti in estate. Nessuno però paragonabile al live di Capodanno e nessuno con 14.000 partecipanti. A La Notizia, Live Nation ha spiegato di essere stata contattata da F Group già “a fine ottobre” e che comunque si tratta di una “società che noi già conoscevamo e con cui abbiamo anche collaborato in passato per altro evento live in Sardegna”. Un bel colpo per F Group l’essersi aggiudicata l’esclusiva per un concerto che fino a quel momento era solo un’ipotesi.

Il 22 novembre Truzzu decide che il cantante prescelto è proprio Mengoni e autorizza tre capitoli di spesa: 333.306,28 euro, più altri 451.950,24, ai quali si aggiungono ulteriori 54.234,63 euro (questi ultimi soldi stanziati da Regione, che diventeranno poi 250.000). Il 4 dicembre Live Nation comunica ufficialmente al Comune “che la Società F Group srl (…) detiene l’esclusiva per la Sardegna relativamente alla gestione organizzativa e allestimenti tecnici per l’evento di Capodanno per l’artista Marco Mengoni”. Un’informazione che Truzzu e i suoi sapevano già dal 10 novembre, ma che non li ha fermati dallo scegliere un artista meno costoso (la manifestazione di interessi dell’estate era ancora aperta e sarà chiusa solo a metà dicembre, quando i giochi per Mengoni erano fatti).

Il Comune di Cagliari ha sborsato una cifra monstre per uno show “gratuito” al quale hanno potuto partecipare meno di 14.000 spettatori

Tuttavia quell’esclusiva data da Live Nation a F Group a novembre fa sì che il Comune, nella determina di spesa emanata il 12 dicembre 2023, possa affidare alla F Gruop senza gara l’organizzazione complessiva del concerto per la cifra totale di 839.491,15 euro. Essendo “l’unico operatore che in Sardegna può contrattualizzare il cantante Marco Mengoni”, scrive il Comune. Soldi che vanno ad aggiungersi ai 250.000 euro già stanziati per l’artista. Una soluzione “chiavi in mano” che non prevede di spacchettare i servizi (palco, sicurezza, transenne ecc…) e quindi non permette neanche i presumibili risparmi dovuti alla competizioni tra fornitori. Qui i fornitori li decide il sig. Ruscica, in forza dell’esclusiva di novembre.

Ma Truzzu ha anche un altro problema: la Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo (quella che certifica che una location sia idonea e che anche tutte le misure di sicurezza siano adeguate) comunica il 29 dicembre che “non sussistano le condizioni per esprimere il parere di competenza nei tempi previsti per l’evento”, riscontrando “altresì la necessità di acquisire ulteriori integrazioni documentali dagli organizzatori”.

Ma Truzzu non può aspettare, non può rischiare che il suo grande evento sia un flop. Quindi con Ordinanza n. 132 autorizza lui, in deroga all’art 80 del Tulps, la F Group a tenere comunque il concerto. Assumendosi la responsabilità di ogni eventuale incidente, sia penale che civile. Un rischio enorme: per una situazione simile, appena eletto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, pretese le immediate dimissioni dell’allora assessore Stefano Boeri. Per non parlare poi dei guai della ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, per la tragedia di Piazza San Carlo.