Bruxelles propone un Recovery Fund da 750 miliardi. All’Italia la quota più alta. Conte: “Ottimo segnale che va nella direzione che avevamo indicato”

“La crisi ha effetti di contagio in tutti i Paesi e nessuno può ripararsi da solo. Un’economia in difficoltà da una parte indebolisce una forte dall’altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme”. E’ quanto ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, presentando il piano “Next generation Eu” al Parlamento europeo.

Lo sforzo complessivo dell’Ue per la ripresa sarà “da 2.400 miliardi”. “Le proposte più coraggiose sono quelle più sicure”, ha aggiunto la presidente spiegando che la proposta del Fondo da 750 miliardi si aggiungerà ai 1.100 miliardi di bilancio pluriennale Ue, il Qfp, “riveduto a 1.100 miliardi, per un totale di 1.850 miliardi” di euro. Il tutto sarà sommato ai 540 miliardi delle misure già approvate: Mes light, Sure per la disoccupazione e fondi Bei.  Il Recovery Fund prevede per l’Italia 172,7 miliardi di euro, la quota più tra i Paesi membri, di cui 81,807 miliardi versati come aiuti e 90,938 come prestiti.

Parla di “svolta europea per fronteggiare una crisi senza precedenti” il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, e di un “ottimo segnale da Bruxelles” il premier Giuseppe Conte sottolineando anche la proposta “va proprio nella direzione indicata dall’Italia”. “Siamo stati descritti come visionari – ha aggiunto il presidente del Consiglio – perché ci abbiamo creduto dall’inizio. 500 mld a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo su negoziato e liberiamo presto le risorse”.

“L’Europa c’è. La proposta di Recovery Fund della Commissione – ha commentato il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola – è una base solida per concludere in modo positivo i negoziati al prossimo Consiglio Ue. Ora il governo definirà, come ha detto Conte, un Recovery Plan nazionale collegato alle misure europee. Diamo concretezza a un grande piano di trasformazione e riforma del Paese, basato sull’economia verde, digitalizzazione, sanità, istruzione e ricerca”.

“Dopo Sure, la cassa integrazione europea, la Pandemic Crisis Support per la sanità – aggiunge il ministro -, le risorse stanziate dalla Bei per le imprese, e il forte intervento sui mercati della Bce, oggi le istituzioni europee, grazie anche al lavoro del Commissario Gentiloni hanno messo sul tavolo lo strumento che aiuterà i Paesi in difficolta’ a superare la crisi e a rafforzare il mercato comune. Parliamo di 750 miliardi, – in un bilancio europeo (qfp) che arriva complessivamente a 1.850 miliardi – di cui 500 di sussidi, che saranno raccolti attraverso l’emissione di titoli dalla Commissione legati al bilancio pluriennale. E’ un ottimo segnale rispetto alle proposte dell’Italia e di chi ha lavorato affinché l’Ue rispondesse in maniera solidale e adeguata offrendo sostegno ad imprese, lavoratori e famiglie”.

“Bene la proposta della Commissione Europea di un Recovery Fund da 750 miliardi. Auspichiamo – commenta il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Vito Crimi – che questo risultato venga confermato dall’Euro summit, dove il presidente Giuseppe Conte porterà le linee di intervento per il rilancio dell’Italia, che condividiamo in modo convinto. Sulla necessità di una riforma fiscale, il MoVimento 5 Stelle la ritiene necessaria e siamo già da tempo al lavoro per definire la proposta. Gli investimenti per la digitalizzazione e la transizione verde sono da sempre obiettivi che vogliamo realizzare. Possiamo davvero riprogettare un’Italia in chiave green e smart. Una cosa resta chiara: le uniche riforme possibili possono essere solo quelle dettate dai bisogni dei cittadini. L’Europa si sta dimostrando non solo un’unione, ma quella comunità che noi vogliamo e di cui tutti abbiamo bisogno. Non abbassiamo la guardia e andiamo avanti”.

“Il Recovery fund significa metterci in grado di spendere tutti i soldi che servono: la priorità adesso è abbassare le tasse, non dobbiamo sbagliare come dieci anni fa. Usiamo i soldi per abbassare le tasse” ha detto, invece, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “La proposta della commissione sul Next Generation Ue lascia ben sperare su quel cambio di passo che ci aspettavamo dall’Europa. Tutti gli strumenti messi in campo fino ad oggi, e la loro immediata disponibilità, vanno nella direzione auspicata dal Governo e per la quale il Partito Democratico ha contribuito a costruire le condizioni in Ue per arrivare a questo punto dei negoziati” il commento del leader del Pd, Nicola Zingaretti.