Burqa, cos’è e significato: perché torna obbligatorio per le donne in Afghanistan

Burqa ritorna di nuovo obbligatorio in pubblico per le donne in Afghanistan. La decisione è stata presa dai talebani.

Burqa, cos’è e significato: perché torna obbligatorio per le donne in Afghanistan

Burqa torna di nuovo obbligatorio in pubblico per le donne in Afghanistan. La decisione è stata presa dai talebani che sono tornati al potere dopo tanti anni. La decisione sta facendo molto discutere.

Burqa, cos’è e significato

Burqa è un vestito completamente integrale di colore blu o nero che viene indossato, per motivi religiosi e/o per imposizione da parte  dalle donne di fede musulmana in Medio Oriente, principalmente nelle regioni dell’Afghanistan e del Pakistan.

La parola deriva dall’arabizzazione della parola persiana purda, oppure parda, che letteralmente vuol dire velo o cortina, in sostanza il suo significato è praticamente identico a quello di hijab.

Nella tradizione musulmana ci sono due diversi abiti che vengono indossati dalle donne: il primo consiste in un velo che copre integralmente la testa ad eccezione degli occhi (che vengono lasciati scoperti da una sorta di finestrella) e della bocca. Il secondo invece è un vero e proprio abito integrale che copre non solo la testa ma tutto il corpo, il suo colore principalmente è blu ma può essere anche nero.

Il suo significato è da una parte religioso dall’altra parte culturale: la bellezza della donna, secondo la cultura e la tradizione, deve essere preservata e protetta soprattutto nell’età dello sviluppo e se sposata. Un modo anche per non tentare gli uomini.

Perché torna obbligatorio per le donne in Afghanistan

Nel 2022, le donne in Afghanistan devono tornare ad indossare il burqa in pubblico. E’ la decisione imposta dal leader supremo dei talebani, che riporta la storia indietro la storia di oltre 20 anni. “Dovrebbero indossare un chadori (il burqa dalla testa ai piedi) poiché è tradizionale e rispettoso”, è la spiegazione presente nel decreto emesso da Hibatullah Akhundzada reso pubblico dalle autorità talebane durante un evento a Kabul.

“Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane – si legge nel decreto – dovrebbero velarsi il viso di fronte a un uomo che non è un membro della loro famiglia”, per evitare provocazioni. Ma non solo: se non hanno un compito importante da svolgere all’esterno, è “meglio che rimangano a casa”.

I talebani nel loro insediamento tra il 1996 e il 2001 in Afghanistan avevano già imposto il burqa. Da agosto 2021, dopo il loro ritorno al potere, tornano ad imporre il vestito integrale alle donne in pubblico. Una decisione che sta facendo molto discutere.

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