Weinstein, l’ex produttore cinematografico accusato di reati sessuali, ha subito un processo ingiusto e la Corte Suprema di New York gli revoca la condanna a 23 anni

Weinstein, l'ex produttore accusato di reati sessuali, ha subito un processo ingiusto. La Corte Suprema di NY gli revoca la condanna

Weinstein, l’ex produttore cinematografico accusato di reati sessuali, ha subito un processo ingiusto e la Corte Suprema di New York gli revoca la condanna a 23 anni

Si conclude con un colpo di scena il processo di appello, per reati sessuali, a carico dell’ex magnate del cinema caduto in disgrazia Harvey Weinstein. La Corte Suprema dello Stato di New York ha revocato la condanna a 23 anni di carcere, emessa nel processo di primo grado che si è concluso a febbraio 2020, nei confronti dell’ex produttore di Hollywood.

Secondo la più alta corte della città, il giudice di primo grado ha commesso un errore chiamando a deporre donne le cui accuse non erano parte delle incriminazioni nei confronti dell’ex magnate cinematografico. Il 72enne Weinstein era accusato di aver praticato sesso orale con la forza su un assistente di produzione televisiva e cinematografica nel 2006 e per uno stupro di terzo grado per un’aggressione a un’aspirante attrice nel 2013.

Weinstein resta in carcere

Malgrado la decisione di appello, l’ex produttore caduto in disgrazia resterà comunque in carcere perché è stato giudicato colpevole, a Los Angeles nel 2022, anche di un ulteriore caso di stupro per il quale è stato condannato a 16 anni di carcere